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Domenica, 28 Aprile 2024
La tragedia

Paolo, l'ingegnere di 50 anni morto risucchiato da un ventilatore

Ecco chi era la vittima del drammatico incidente sul lavoro avvenuto martedì 22 agosto

Cinquanta anni compiuti a marzo, una moglie, due figlie di 16 e 19 anni e un lavoro che faceva praticamente da sempre. Paolo Tamburini, ingegnere progettista di Novi Ligure, martedì è morto proprio facendo il suo lavoro. La sua vita si è interrotta nel primo pomeriggio all'interno della Acovent Srl di Senago alla porte della provincia di Monza e Brianza, nel mega capannone di via Camillo Benso Conte di Cavour in cui l'azienda meneghina produce ventilatori industriali. 

Il 50enne - dipendente di una ditta esterna, la Prisma impianti della provincia di Alessandria - stava lavorando su un ventilatore di quattro metri per quattro. Pare fosse insieme a un collega per un collaudo, quando improvvisamente si è materializzato il dramma. 

L'ingegnere progettista, laureato al Politecnico di Torino, non avrebbe avuto neanche il tempo di accorgersi della tragedia. In un attimo, stando alle prime ricostruzioni, è stato risucchiato dal gigantesco macchinario ed è morto sul colpo. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo e smontare il ventilatore per recuperare i resti del corpo. Per Paolo, che da quasi trenta anni lavorava per l'azienda dell'Alessandrino, non c'è stato nulla da fare. 

Il ventilatore ora è stato posto sotto sequestro nelle indagini aperte dalla procura di Milano per omicidio colposo e coordinate dal pm di turno Cecilia Vassena. Investigatori della Locale e inquirenti ascolteranno nuovamente il titolare dell'impianto di Senago per capire cosa sia successo e cosa non abbia funzionato nella catena dei controlli

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