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Violenza e maltrattamenti / Seregno

Prende a calci, morsi e pugni madre e sorella poi apre ai carabinieri con le mani sporche di sangue

In Brianza i carabinieri hanno arrestato un 38enne. L'aggressione dopo una lite in casa dove era era rientrato ubriaco

Una casa messa a soqquadro dalla violenza con porte e mobili danneggiati e due donne terrorizzate e provate da una aggressione subita con segni di calci, pugni e morsi. A colpire madre e figlia, nella nottata di sabato, è stato un 38enne, il figlio e fratello delle donne dopo un diverbio in casa in seguito al suo rientro, ubriaco, nell'appartamento. Ora l'uomo è stato arrestato.

A chiamare il 112 e a fare intervenire in quell'abitazione del quartiere Santa Valeria di Seregno i carabinieri era stata la 62enne che era riuscita a comporre il numero di emergenza prima che il figlio le strappasse di mano il telefono e lo mandasse in frantumi. Quando sul posto è giunta una pattuglia dell’Arma, i carabinieri si sono trovati davanti l'uomo che, con le mani ancora sporche di sangue, in stato di ebbrezza alcolica, stava uscendo dal portone della palazzina dalla quale era partita la richiesta di aiuto. Dentro l'abitazione con porte, arredi e suppellettili danneggiate, c'erano le due donne. Secondo quanto ricostruito, quella notte l’uomo, rientrato a casa fortemente ubriaco, aveva avuo una discussione con la sorella che gli aveva chiesto di abbassare la voce. Il 38enne però avrebbe subito dato in escandescenza aggredendo con calci pugni e morsi prima la sorella e poi la madre intervenuta in soccorso della figlia. Poi la chiamata di soccorso e l'arrivo delle pattuglie.

Una volta in caserma le due donne hanno raccontato di ripetuti episodi vessatori con una progressiva escalation che era degenerata negli ultimi mesi e che le aveva poste in un forte e persistente stato di ansia e terrore. Le donne hanno raccontato che le aggressioni erano spesso immotivate o funzionali a ottenere del denaro aggiungendo che ormai la violenza in casa era diventata un’abitudine e speravano solo che il 38enne non facesse qualcos’altro di peggiore. La 62enne ha raccontato anche che, per la paura che il figlio potesse accoltellarla, mesi fa gli aveva sottratto e nascosto un coltello che il 38enne era solito portare con sé.

"Una delle prove di quelle aggressioni erano proprio le porte, gli arredi e le suppellettili della casa fortemente danneggiati, colpiti dall’uomo proprio durante i vari scatti di ira avuti nel tempo. Il 38enne, celibe, nullafacente, incensurato, dopo gli accertamenti del caso è stato arrestato e portato al carcere di Monza" spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Monza e Brianza.

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