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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca / San Rocco / Via Val D'Ossola

Sgombero lampo: il centro sociale mandato via dallo stabile occupato 5 giorni fa

Gli agenti della polizia di Stato sono intervenuti all'alba. Ancora una volta alla base dello sgombero problemi di amianto

La Foa Boccaccio sgomberata 2 volte nell’arco di meno di 2 mesi. All’alba di martedì 26 settembre gli agenti della polizia di Stato della questura di Monza sono intervenuti nella nuova area occupata in via Val d’Ossola per consentire la messa in sicurezza dello stabile da parte dei proprietari. Nello stabile, infatti, c'è presenza di amianto. Quando i poliziotti sono entrati nell'area occupata hanno trovato 10 persone. 

"L'attività di questa mattina - fanno sapere dalla questura - si è resa necessaria nuovamente proprio in considerazione delle condizioni strutturali del nuovo sito individuato come sede del locale centro sociale, già cristallizzate in una relazione tecnica, realizzata dalla stessa proprietà, e che è stata messa a disposizione della questura all'atto della richiesta di assistenza per la messa in sicurezza dell'area, al fine di eliminare i rischi per pubblica incolumità oltre che per gli stessi occupanti".

Il nuovo stabile di via Val d'Ossola era stato occupato pochi giorni fa. I militanti vi erano entrati nella giornata del 21 settembre. "Oggi ci siamo presə una nuova casa! – avevano scritto giovedì gli antagonisti sulla pagina Facebook a poche ore dall’occupazione -. Dopo lo sgombero di Via Timavo 12, abbiamo scelto di non soccombere alla rassegnazione né di cedere alle logiche del profitto di una città sempre più simile a una vetrina a uso e consumo di turisti e ricchi, inaccessibile quindi a moltissime persone che la abitano e attraversano. Pensiamo sia indispensabile, a Monza come ovunque, avere spazi in cui le relazioni non siano mediate dalla speculazione, dal consumo e dalla competizione e non solo luoghi in cui è netta la divisione tra chi vi può accedere “liberamente” e chi invece ne è esclusə" si legge nell'annuncio.

"È ormai squarciato il velo di ipocrisia di una giunta cosiddetta progressista che si dice attenta ai bisogni giovanili ma nella realtà continua a reprimere e controllare chi semplicemente passa il tempo nelle strade, nelle piazze o nei parchetti con chi desidera". E ancora: "Non scenderemo a patti con questa città e ancor di più con questo governo che non ci ritiene decorosə, che partorisce politiche securitarie e discriminatorie. Ci prendiamo insieme i nostri spazi e tempi per autorganizzarci, condividendo necessità e sogni".

Poi sabato sera il debutto con un evento seguito da un concerto, e l'annuncio sui social di una grande assemblea in programma domani 27 settembre per la riqualificazione dell'area. Ma questo mattina lo stabile è stato sgomberato.

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