Strage di Dacca, autopsia sul corpo dell'imprenditore brianzolo: segni di tortura
La salma, dopo il rientro in Italia, è stata riconsegnata alla famiglia. In programma per venerdì pomeriggio i funerali a Barzanò
Segni di tortura e di mutilazioni sui corpi delle vittime della strage di Dacca. È atroce e doloroso quanto emerge dalle autopsie effettuate mercoledì dopo il rientro delle salme dal Bangladesh. Tra le vittime italiane morte nell'attentato di Dacca c'è anche Claudio Cappelli, imprenditore brianzolo residente a Barzanò dove l'intera comunità si è stretta accanto al dolore delle famiglie ed è addolorata per la perdita di un uomo conosciuto e apprezzato.
Gli esami autoptici hanno rivelato che la morte per le vittime è stata lenta e dolorosa e i corpi, seviziati e mutilati, ne portano traccia, sfregiati non solo dai segni di proiettile, ma anche di machete. Le salme - concluse le autopsie - sono state riconsegnate ai familiari, in attesa del giorno delle esequie. I funerali di Claudio Cappelli si terranno venerdì pomeriggio a Barzanò.
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