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Guardia di finanza

Maxi truffa sul bonus facciate: condomini imbrogliati anche a Monza

Le società avrebbero incassato il denaro senza mai eseguire i lavori di ristrutturazione

Incassavano i soldi degli inquilini per la ristrutturazione e poi non la eseguivano. Con queste accuse due amministratori di una società edile con sede a Pisa sono stati denunciati dalla guardia di finanza. La truffa scoperta dai militari coinvolge diverse città, tra cui anche Monza, Milano e Varese.

Le fiamme gialle - come riferiscono i colleghi di MilanoToday - hanno eseguito il provvedimento del Gip sequestrando preventivamente circa 2,6 milioni di euro corrispondenti a contributi indebitamente percepiti come crediti d’imposta relativi per i cosiddetti 'bonus facciate' e 'ristrutturazioni edilizie'.

La frode è emersa grazie ad alcuni controlli fiscali. Gli investigatori hanno smascherano un sistema complesso, con un società che avrebbe emesso un numero consistente di false dichiarazioni per attestare "fittiziamente l'esecuzione di lavori edili per 3 milioni di euro, in prevalenza per il cosiddetto bonus facciate, nei confronti di vari condomini, in realtà  mai eseguiti o eseguiti per importi nettamente inferiori". 

Nei condomini che avevano pagato l'azienda per una nuova facciata e/o lavori di ristrutturazione, i militari hanno scoperto che quasi sempre non erano nemmeno presenti i ponteggi, né, tanto meno, erano stati fatti i lavori. Il tutto a fronte di un esborso da parte degli inquilini di somme che andavano dal 10 al 50% per opere di ristrutturazione mai eseguite.

Intanto gli indagati, in base a quanto ricostruito dagli investigatori, presentando dichiarazioni false - chiamate “comunicazioni dell’opzione relativa a interventi di recupero del patrimonio edilizio” - riuscivano a ottenere contributi sotto forma di crediti d’imposta, attraverso il meccanismo dello sconto in fattura

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