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Vimercate, il futuro dell'ex Ibm tra dubbi e progetti

A sollevare perplessità e chiedere chiarimenti sui progetti futuri dell'area è stato Gigi Redaelli, ex Segretario Generale Fim Cisl Monza e Brianza da sempre al fianco dei lavoratori dell'ex Bames e Sem

L'area dell'ex Ibm, a Vimercate, si prepara a cambiare volto e l'amministrazione comunale è al lavoro per un progetto di riqualificazione che prosegue da tempo e coinvolgerà anche l'azienda tedesca Progroup, leader nel settore del cartone. Giovedì a Vimercate, in municipio, si è tenuto un incontro tra il sindaco Francesco Cereda, la vicesindaco Mariasole Mascia, e i rappresentanti dell’azienda con il suo Fondatore e Presidente Jurgen Heindl e i dirigenti Vejn Sredic e Cristiano Pessina.

Al centro della riunione la discussione delle prossime tappe per lo sviluppo e riconversione dell'area in cui l'azienda intende costruire lo stabilimento per l'assemblaggio di formati in cartone ondulato. Però sul futuro dell'area a pesare sono le ombre del passato e delle vicende giudiziarie che hanno visto infrangersi il sogno della Silicon Valley brianzola dopo il fallimento Bames e Sem. Una storia triste che non è fatta solo di numeri ma anche di volti: quelli dei lavoratori coinvolti e delle loro famiglie. E a sollevare dubbi sui progetti futuri dell'area è stato Gigi Redaelli, ex Segretario Generale Fim Cisl Monza e Brianza che è al fianco dei lavoratori dell'ex Bames e Sem nel processo per bancarotta fraudolenta.

Progroup punta a realizzare in Brianza un progetto sostenibile e a lungo termine - spiegano da Palazzo Trotti - che possa offrire opportunità di crescita alla comunità di Vimercate e all'indotto circostante. E l'insediamento potrebbe aprire la strada alla creazione di 200 nuovi posti di lavoro. Ma il progetto - ancora tutto in fieri e con un accordo da raggiungere - non convince tutti. E Redaelli ha indirizzato al sindaco, all'amministrazione comunale, all'azienda e alle istituzioni del territorio una lettera aperta, sollevando alcune perplessità. 

La lettera e i dubbi

"Nel comunicato non si fa cenno alle problematiche che avevo evidenziato e che erano state oggetto di critiche da più parti (anche da parte vostra) e auspico che il confronto possa portare ad una soluzione di quelle criticità. Mi sono tornate alla mente le mie riflessioni (di cui siete a conoscenza) sul nuovo insediamento industriale sull'area ex IBM di Vimercate; come sapete la soluzione “trovata” dall’Amministrazione Comunale che vi ha preceduto non è quella per cui ci siamo spesi in tutti questi anni con le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori, con le RSU, con Fim e Fiom. Non si è potuto fare innanzitutto per le scelte operate in primis dalle multinazionali IBM e Celestica e successivamente da chi, disattendendo il protocollo “istituzionale e che guidava Bames, ha portato l’azienda in bancarotta fraudolenta anziché lavorare come era possibile per la reindustrializzazione dell’area.

Ormai i giochi sembrano fatti però, rimane il rammarico di quello che non si è potuto fare su quell’area industriale e cioè un polo tecnologico d’eccellenza come sarebbe non solo stato auspicabile, ma possibile. Va ricordato che sull’aspetto della bancarotta fraudolenta, ci sono 10 imputati di cui due condannati a 4 anni e 8 mesi in primo grado con il rito abbreviato con alcuni lavoratori costituiti in parte civile che hanno ottenuto anche un risarcimento (ancora da erogare) per i danni morali. Come dicevo a suo tempo, personalmente non sono a conoscenza di quali spazi vi siano “per fermare” questa soluzione, però vi sono dei problemi aperti che devono essere affrontati. Nel comunicato congiunto, Progroup dichiara la creazione di oltre 200 posti di lavoro, di fatto riaffermando quanto dichiarato a suo tempo nella Commissione Territorio del Comune di Vimercate. Questo dell’occupazione era il primo punto di criticità evidenziato e allo stato rimane inalterato ed evidenzia quanto sia lontano “il fasto” della presenza di 3.000 dipendenti (oltre l’indotto) che ha ospitato il sito, ai poco più di 200 nel 2024 (i posti di lavoro annunciati saranno 65 per Progroup AG e di 140 per le altre due aziende partner).

Saranno numeri reali e tutti posti di lavoro nuovi? Che tipo di verifica e di confronto ci sarà su questo punto? Nella richiesta fatta a suo tempo da Progroup di potersi insediare sul territorio comunale si prevedeva la costruzione di "tre torri alte 39 metri" dove ciascuna conterrebbe un magazzino, nel comunicato congiunto non si fa cenno a questo aspetto, come pensate di affrontare l’impatto sul cambiamento paesaggistico dell’area? Sempre nel comunicato congiunto, Progroup dice “che è un’azienda che si impegna a investire in tecnologie sostenibili e all'avanguardia per giungere a un'economia circolare e a rifiuti zero, con l'obiettivo di risparmiare risorse, ridurre l'uso di acqua ed energia e diminuire le emissioni di CO2.”

Queste dichiarazioni sono importanti e sono un ottima cosa sul tema dell’impatto ambientale, però la carta per essere lavorata negli impianti arriva trasportata sui camion e su questo tema del traffico pesante, anche se formalmente non si tratta di un insediamento di logistica, l'effetto è comunque simile (sembra che ci possa essere un traffico in entrata e in uscita dal sito di 120 camion al giorno). Qualcuno che lavora nel settore dice che a regime potranno essere molti di più e su questo aspetto, che impatta in particolare sulla cittadinanza della frazione di Velasca e Vimercate nord, bisogna prestare molta attenzione. Nel comunicato congiunto non si fa cenno di questo tema, come pensate di affrontare questa criticità? Quali soluzioni possono essere messe in campo per ridurre al minimo l'impatto sulla viabilità? Ricordo che questo aspetto logistico impatta anche con la questione Pedemontana nel caso si realizzasse, con tutti gli aspetti conseguenti nei confronti dei cittadini vimercatesi in termini ambientali e di inquinamento.

Un altro aspetto di cui non si fa cenno nell’incontro e che ha visto pesanti problematiche e difficoltà lo scorso novembre, riguarda le aziende oggi presenti nel sito, resteranno ancora a Vimercate? Saranno realmente ricollocate nella vecchia palazzina uffici che dovrà essere riqualificata dal gestore del laboratorio? In sostanza che fine faranno? Dal punto di vista occupazionale bisogna mettere in atto tutte le soluzioni possibili al fine di spingere per la piena occupazione dell'area.

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