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Non era grandine ma Graupel: cosa è successo ieri in Brianza

La spiegazione degli esperti

Ieri 24 febbraio in buona parte della Brianza abbiamo assistito a "una grandinata in pieno inverno", fenomeno che ha lasciato molte persone perplesse. Ci siamo fatti speigare da Carlo Migliore, esperto di 3Bmeteo, di cosa si tratta. 

Il nome ufficiale del fenomeno è Graupel, una parola tedesca che è l'equivalente italiano di "granella" o "gragnola". In meteorologia si usa per indicare un tipo di precipitazione tipicamente invernale associato a una atmosfera molto instabile. Un altro sinonimo usato in Italia è "neve tonda".  Comunque la si chiami (andrebbe chiamato sempre Graupel) ha un origine completamente diversa dalla grandine con cui viene spesso confusa, se non altro dalla gente comune ma ci sono delle notevoli differenze. Prima di tutto il Graupel non è mai di grandi dimensioni, ha una superfice irregolare, una forma spesso conica, è molto leggero e quando cade al suolo non fa il rumore della grandine ma un ticchettio meno acuto, infine è morbido. Se pressato tra pollice e indice si schiaccia facilmente. 

Il Graupel, mix tra un vecchio cristallo di neve e acqua ghiacciata

È dunque un mix tra un vecchio cristallo di neve e acqua ghiacciata. Il graupel a differenza della grandine non perde mai la sua struttura primordiale di fiocco di neve (per questo è leggero, contiene molta aria) mentre la grandine è solo acqua che congela. Si associa spesso ai temporali ma non necessariamente, a volte può cadere anche da nubi cumuliformi congeste che non hanno raggiunto lo stadio di temporale. È dunque un fenomeni tipico dei forti contrasti termici invernali quando masse d'aria artica o polare incontrano superfic tiepide che favoriscono l'insorgere di instabilità convettiva. 

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