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La polemica / Besana in Brianza

"Il ciliegio brianzolo è malato": per salvarlo scende in campo anche la politica

Secondo quanto dichiarato dal Partito Democratico di Besana in Brianza e dalla lista civica Besana per Tutti, una delle cinque ramificazioni che compongono il secolare albero sarebbe già completamente seccata

Il celebre albero di ciliegio di Besana Brianza, vero e proprio monumento del territorio e meta di pellegrinaggio anche per tantissimi turisti che ogni anno arrivano in Brianza per ammirarne la fioritura, è malato.

A denunciarlo il Partito Democratico di Besana in Brianza e la lista civica Besana per Tutti, che hanno lanciato l’allarme per il secolare esemplare di Vergo Zoccorino. "Il ciliegio selvatico più grande della nostra penisola, orgoglio dei besanesi e monumento naturale nazionale è un gigante malato - fanno sapere dalla sezione besanese - Delle 5 grandi ramificazioni che lo compongono una è completamente secca e in putrefazione e un'altra è stata a sua volta aggredita dalla malattia, probabilmente causata da un parassita, che sta mostrando segni di diffusione anche al tronco e alle biforcazioni principali".

"Riteniamo quindi sempre più urgente un intervento per stabilire la reale entità delle problematiche che lo colpiscono e gli interventi da attuare per salvarlo e restituirlo alla sua straordinaria bellezza" si legge ancora nella nota Pd.

La mozione in consiglio comunale

"Rendendosi interprete di un'urgenza condivisa da tutta la coalizione" guidata da Paolo Gasparetti, il gruppo consiliare del Partito Democratico vuole dunque presentare una mozione in consiglio comunale cui solleciterà l’amministrazione ad attivare subito, in accordo con gli organismi regionali e nazionali preposti, ersaf e mipaaf, tutti gli interventi per salvaguardare il ciliegio secolare. "Confidiamo che coinvolgendo gli enti preposti alla tutela si potranno superare gli ostacoli burocratici e trovare, con tutte le parti, le soluzioni per curare il ciliegio. Proponiamo inoltre che l'amministrazione comunale si faccia promotrice di costituire una rete di associazioni ambientali e di volontariato che insieme alla aziende locali disponibili e in accordo con la proprietà si prendano cura con continuità del ciliegio e dell'area nelle sue immediate vicinanze, eseguendo anche attività di manutenzione che valorizzino i sentieri per arrivarci e il percorso delle bevere".

"No al parcheggio, meglio pensare alla cura del ciliegio"

A chiarire i termini della questione è stato proprio Gasparetti, commentando le scelte dell'amministrazione comunale legate al Pgt e all'area dove la pianta sorge: "Il ciliegio secolare di Besana Brianza è uno dei 366 alberi monumentali censiti da Regione Lombardia e tutelati dalla legge 14 gennaio 2013 n. 10 (decreto attuativo 23/10/2014) e oggi versa in gravi condizioni e richiede un’azione di cura immediata. È responsabilità di coloro che hanno il dovere di proteggere e valorizzare il nostro territorio intervenire senza indugi. Non ci risulta che l’amministrazione abbia messo in atto nessuna azione a tutela della salute dell’albero e dei campi coltivati che lo circondano. Il ciliegio va immediatamente curato da dendrologi e specialisti certificati, perché mostra da tempo evidenti segnali di malattia e decadimento. Ci risulta viceversa, che l’attuale amministrazione abbia con la recente approvazione del PGT previsto la realizzazione di un’area parcheggi per accogliere le migliaia di persone che si riversano a Vergo Zoccorino nel momento della fioritura. Parcheggi che verranno utilizzati per soli 15 giorni e che poi rimarranno vuoti. Parcheggi non richiesti dai residenti e dalla cittadinanza besanese, ma una ennesima cementificazione priva di utilità".

Gasparetti poi conclude: "Se non agiamo adesso per curare questo patrimonio, come potranno i nostri figli godere un domani della sua bellezza e della sua splendida fioritura?"

Il ciliegio rischia di morire

"Per quanti anni potremo ancora godere della sua splendida fioritura? - sottolineano ancora da lista civica Besana per Tutti -  Pochi, se non si interviene subito: una delle cinque grandi ramificazioni che lo compongono è completamente secca; un’altra è stata aggredita dalla malattia. Prima di creare parcheggi per raggiungerlo, occorre pensare a salvare questo monumento naturale che è motivo d’orgoglio per i besanesi. Chiediamo che si agisca subito, incaricando esperti in grado di dare indicazioni per procedere alle cure necessarie e che si valuti come regolamentare il grande numero di persone che tra qualche giorno si riverseranno sulle aree agricole intorno al ciliegio. Noi ci mettiamo a disposizione dell’Amministrazione Comunale e del Parco Valle Lambro come volontari per presidiare la zona".

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