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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Maxi tagli alla Biblioteca italiana per i ciechi di Monza: tolti 200mila euro

Il prestigioso ente è punto di riferimento in tutta Italia, ma anche all'estero, per l'istruzione delle persone con disabilità visiva

L’unione fa la forza e dove lo Stato taglia, la volontà degli amministratori interviene. Questo quanto emerso durante la visita alla Biblioteca Italiana per i ciechi Regina Margherita a Monza dell’assessore regionale Elena Lucchini e del sindaco Paolo Pilotto avvenuta nella mattinata di mercoledì 10 gennaio. Durante la visita - guidata dal presidente Pietro Piscitelli e dal vice Nicola Stilla - è emerso il problema dei tagli del Governo anche all’ente fiore all’occhiello internazionale per la formazione e la cultura delle persone cieche e ipovedenti. Quest’anno è previsto un taglio di 200mila euro alla prestigiosa istituzione monzese. Il presidente ha rassicurato dipendenti e utenti sul fatto che non ci saranno ripercussioni sui servizi; ma ha anche chiesto un aiuto alle istituzioni locali e regionali per far fronte a una mancanza di contributi che, logicamente, hanno effetti sulle casse della Biblioteca. 

Un gioiello nato nel 1928

Istituita nel 1928, con sede prima a Milano e poi a Monza in Villa Reale e dal 1996 in via Ferrari, ogni anno trascrive e stampa (in Braille, ingranditi, e in formato digitale) oltre 15mila titoli. Nell’ultimo anno scolastico sono 1.642 gli studenti con disabilità visive che si sono rivolti alla biblioteca monzese per richiedere i libri di testo. Oltre alle tantissime persone cieche e ipovedenti che richiedono, come in una normalissima biblioteca, il prestito di libri che vengono spediti in tutta Italia. Da alcuni anni, inoltre, c’è stata un’impennata di richieste anche di trascrizioni di spartiti in Braille, con il prezioso contributo di musicisti non vedenti che aiutano nella “rielaborazione” dello spartito anche per i ciechi. Una vera e propria macchina della cultura dove sono impiegati 24 lavoratori, e con una tipografia interna che lavora senza sosta.

L'impegno della Regione e del sindaco

“Cercheremo di capire, malgrado le difficoltà che anche noi dobbiamo affrontare, come venirvi incontro – ha dichiarato l’assessore Elena Lucchini al termine della visita -. La Biblioteca Italiana per i ciechi è un’eccellenza, non solo di Monza e della Brianza, ma di tutta Italia”. Una disponibilità confermata anche dal sindaco Paolo Pilotto, che pur avendo dichiarando l’impossibilità a far promesse ha proposto un percorso di collaborazione. “Comune, Provincia di Monza, Regione Lombardia visto i buoni rapporti che esistono tra questi istituzioni possono farsi portavoce  delle necessità della Biblioteca Italiana  per i ciechi con il ministero della Disabilità e con quello della Cultura. La Biblioteca infatti è elemento molto importante non solo per gli studenti che qui si rivolgono per i libri di testo, ma anche per tutte le persone con disabilità visiva che vogliono leggere, informarsi e approfondire la conoscenza della musica”.

L'angolo dedicato agli spartiti 

La Biblioteca monzese vanta infatti la presenza anche di una parte dedicata alla produzione degli spartiti, fondamentale per le persone con cieche che vogliono diventare musicisti, o anche per semplici cultori delle note. Durante la visita l’assessore Lucchini e il sindaco Pilotto hanno avuto modo di conoscere l’archivio, il polo musicale e la stamperia ammirando il grande lavoro svolto. E l’importanza di garantirne la sua prosecuzione agli alti livelli fino ad oggi raggiunti. “Siamo molto soddisfatti dell’incontro – commentano il presidente Piscitelli e il vice presidente Nicola Stilla -. Apprezziamo e condividiamo il percorso proposto di collaborazione con Comune, Provincia e Regione per portare le istanze della Biblioteca ai ministeri della Disabilità e della Cultura”.

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