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In carcere servono dentisti: l'appello per la ricerca di professionisti

"Sei mesi di attesa per la prima visita: non è accettabile" dichiara il consigliere comunale Paolo Piffer

"Nel carcere di Monza servono dentisti. Troppi sei mesi di attesa per una visita". L'appello arriva dal consigliere comunale Paolo Piffer (Civicamente) che alcuni giorni fa è andato in visita nella casa circondariale di Sanquirico raccogliendo le testimonianze (e le esigenze) di detenuti e lavoratori.

Tra le tante problematiche emerse all'interno di quello che è uno dei carceri più affollati d'Italia c'è anche quello delle cure dentarie. "In carcere c'è una sala attrezzata - spiega Piffer -. Ma i due professionisti che ad oggi collaborano con il carcere non sono sufficienti". Sono tanti i detenuti che hanno bisogno di cure odontoiatriche. Spesso persone con problemi di dipendenza dove gli abusi hanno creato dei seri problemi a denti e bocca. "Ma per la prima visita dal dentista bisogna aspettare almeno sei mesi", aggiunge. 

Da qui l'appello del consigliere comunale ai professionisti di Monza e della Brianza che desiderano mettersi a disposizione. "Chi è interessato può rivolgersi direttamente alla casa circondariale di Sanquirico, oppure inviare un'email a ppiffer@comune.monza.it. Il carcere è parte integrante della città e la politica locale non può far finta di nulla scaricando ogni responsabilità sulle istituzioni. Anche il comune deve fare la sua parte" conclude.

Durante la sua visita in carcere Piffer, accompagnato per l'occasione dall'avvocato Simona Giannetti (penalista radicale e consigliere generale del Partito radicale), ha esposto la proposta di realizzare (anche all'interno della casa circondariale di Monza) la stanza dell'amore e di permettere ai detenuti di telefonare - ogni volta che ne hanno bisogno - ai familiari e amici individuati nella stretta cerchia di persone selezionate.

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