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L'episodio

In ospedale per una visita all'ottavo mese di gravidanza, esce e trova l'auto sul carroattrezzi: donna chiama la polizia

Al San Gerardo giovedì mattina sono intervenuti anche gli agenti della questura. "Assurdo vedermi portare via la macchina così mentre sulle strisce rosa parcheggia anche chi non ne ha diritto". L'ospedale: "L'autovettura era in divieto ed è quindi stata attivata la procedura di rimozione"

Con il suo pancione, all'ottavo mese di gravidanza, si è seduta sul carroattrezzi e ha cercato di farsi ascoltare per non farsi portare via l'auto. Perchè, secondo quanto ha dichiarato, la colpa per un parcheggio non idoneo non era soltanto sua. Momenti concitati giovedì mattina all'ospedale San Gerardo di Monza dove una donna in dolce attesa, quasi all'ottavo mese di gravidanza, ha chiamato la polizia dopo essersi ritrovata la sua auto sul carroattrezzi, in procinto di essere portata via, dopo essere appena uscita da una ecografia dall'ambulatorio dell'ospedale San Gerardo.

Il motivo? La signora ha spiegato che non avendo trovato un parcheggio rosa disponibile  - riservato appunto alle donne in dolce attesa - nei pressi dell'ambulatorio dedicato, nell'area interna alla struttura sanitaria e quindi privata, aveva ripiegato su una sosta temporanea nello stallo dedicato al carico e scarico. "A causa del traffico insolito di questa mattina ero in ritardo. Dall'ambulatorio mi hanno chiamato per capire se stavo arrivando ma ero in difficoltà con il parcheggio. Di solito c'è un addetto alla sosta con la pettorina che in caso di mancanza di stalli rosa per le donne gravide rilascia un pass autorizzativo e non ho mai avuto problemi. Ma oggi non c'era nessuno". 

"Io sono consapevole di aver sbagliato ma purtroppo non ho avuto altra scelta. Ho aspettato qualche minuto che arrivasse l'addetto così da ritirare il pass che mi avrebbe consentito di essere autorizzata a sostare ma non è arrivato nessuno e sono entrata per la visita. La mancanza però non è stata solo mia". E così la donna, con il suo pancione e un senso di impotenza e di ingiustizia, ha cercato di spiegare le proprie ragioni. E alla fine si è seduta sul carroattrezzi per impedire che la sua auto venisse portata via e ha chiamato la polizia. Ma alla fine ha prevalso il rispetto rigoroso del regolamento. 

Gli agenti sono giunti sul posto e hanno cercato di calmare la signora in dolce attesa, ascoltandola. I poliziotti non hanno potuto fare nulla in quanto nell'area vige una procedura di gestione della sosta e il regolamento adottato dall'azienda sanitaria che è proprietaria dell'area. "Ho chiesto se fosse possibile fare qualcosa visto che io avevo diritto di parcheggiare nei pressi dell'ambulatorio ma non c'erano posti a disposizione ma mi hanno indirizzato alla direzione ospedaliera per eventuali lamentele. Il mio pancione all'ottavo mese di gravidanza era sotto gli occhi di tutti. E magari sarebbe potuto bastare per far valere il buonsenso" ha proseguito. "Mi fa rabbia però che mentre per quasi un'ora siamo rimasti bloccati nel parcheggio senza poter fare nulla ho visto passare due o tre persone che, senza pancia ed evidentemente senza nemmeno averne diritto, hanno parcheggiato nei posti riservati alle donne gravide". Quelli stalli rosa che anche lei aveva trovato occupati. "Ho voluto raccontare l'accaduto perchè non capiti più e perchè è una ingiutizia che sia io a dover pagare un errore e invece c'è chi parcheggia senza diritto nei posti riservati e non ha conseguenze. Tra l'altro nei posti di carico e scarico poi c'erano due auto con semplicemente un foglietto con scritto gravidanza e nessuno le ha rimosse. È un foglietto che poteva scrivere chiunque".  

Il regolamento e la replica dell'ospedale

"L’attenzione alle persone fragili, con disabilità e alle donne in gravidanza è uno degli obiettivi principali della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, impegnata su più fronti a garantire l’accessibilità presso le proprie strutture senza disagi. Le strisce bianche dell’accesso “di cortesia” a fianco della Palazzina Accoglienza sono riservate ai cittadini “fragili” e alle associazioni che trasportano i pazienti non deambulanti, che possono accedervi e sostare, se indispensabile, nei posti liberi. Le strisce gialle sono esclusivamente riservate alle ambulanze. Gli stalli rosa, 4 a disposizione, invece sono dedicati alle donne incinta" specificano dal San Gerardo in merito alla vicenda. "Al fine di evitare continue e sterili discussioni con i cittadini e la congestione sistematica dell’area, i vigilanti fanno in modo che tutti i disabili possano accedervi e sostare (se ci sono posti liberi) per i tempi minimi necessari allo svolgimento delle cure, così come per le donne in gravidanza, a cui viene rilasciato un pass per parcheggiare sulle strisce rosa per far sì che altre autovetture non occupino il posto inopportunamente. Il pass è previsto solo per le donne in gravidanza e solo per gli stalli rosa. Non è previsto alcun pass per parcheggiare temporaneamente sugli stalli destinati ai portatori d'handicap. Visto che spesso il buonsenso dei cittadini viene meno e quindi gli spazi riservati all’utenza fragile, nonostante la supervisione dei vigilanti, vengono occupati a sproposito, è stata attivata la procedura per la rimozione forzata dei mezzi in divieto di sosta". 

"La signora, trovando gli stalli rosa occupati, ha parcheggiato la propria autovettura in divieto di sosta ed è quindi stata attivata la procedura di rimozione" concludono dalla Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza. "Si ricorda che a pochi metri dall’ingresso della Palazzina Accoglienza si trova un parcheggio gestito da Monza Mobilità con 650 posti auto a disposizione. Non appena i lavori di Fase 4 saranno terminati e quindi liberata l’area oggi occupata dal baraccamento di cantiere, l’impegno della Fondazione IRCCS San Gerardo sarà quello di aumentare i posti dedicati all’utenza fragile, a quella con disabilità e alle donne in gravidanza".

La fattura da pagare

"E' stata disposta la rimozione per non intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso perchè la vettura era parcheggiata in divieto di sosta nello stallo del carico e scarico merci con cartello che avverte della rimozione" precisano dall'azienda che si occupa del servizio. Alla proprietaria, insieme all'amarezza per quanto accaduto, è rimasto il conto da saldare perchè il regolamento, nero su bianco, parla chiaro: l'auto è stata depositata in un'area dedicata all'interno dell'ospedale con le spese della rimozione da pagare secondo quanto previsto dall'accordo quadro stipulato. Totale? 139 euro. 

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