rotate-mobile
Storie di eccellenza / Stazione / Largo Molinetto

Gli imprenditori "romantici" che a Monza fanno cassette della posta e fatturano 2 milioni di euro

Il titolare: "Forse saremo gli ultimi a dedicarci a questo settore, ma guardiamo al futuro"

In largo Molinetto, situata all'interno di un cortile invisibile ai più, dal 1957 c'è un'azienda che è divenuta piuttosto famosa perché specializzata nella produzione di cassette postali. 

Si tratta della Ravasi srl, fondata dal monzese Silvano Ravasi, falegname dal talento indiscusso le cui cassette postali, da lui realizzate, hanno fatto (e in qualche caso ancora fanno) bella mostra di sé nei cortili della maggior parte delle case della città. A distanza di anni la Ravasi srl è ancora leader nel settore della produzione di cassette per la posta, tanto da vantare un fatturato che oscilla attorno ai 2 milioni di euro, e si è nel frattempo specializzata anche nella produzione di altri prodotti come le cassette portaoggetti e gli armadietti modulari.

Al comando dell'azienda oggi ci sono il figlio Mauro, i nipoti Matteo e Andrea e ancora gli zii Silvana e Andrea. Che portano avanti con passione l'attività cominciata dal capostipite. "Potremmo definirci degli imprenditori romantici, forse gli ultimi a dedicarci a questo settore così particolare" racconta Matteo, nipote del fondatore dell'azienda, spiegando come nel tempo sia cambiato il modo di concepire le cassette per la posta. Che seppure ancora necessarie sempre più spesso vengono percepite come non indispensabili. Quasi un prodotto d'élite. Basti pensare che quest’anno anche Poste Italiane avrebbe deciso per la rimozione di ben 20mila cassette, dimezzandone il numero. Quelle rosse con due feritoie, che vediamo nelle strade, erano comparse per la prima volta a Napoli nel 1961.

"Negli anni anche le misure delle cassette sono cambiate - continua Matteo - L'avvento dei corrieri e delle consegne a domicilio abbisognano infatti di spazi più capienti. Inoltre oggi ci sono anche altre altre necessità riguardanti la custodia temporanea degli oggetti e alle quali abbiamo risposto studiando nuovi prodotti. Dalle palestre, dai club, ma pure dai musei, dalle fabbriche e dagli ospedali è sempre più forte per esempio la richiesta di cassette portaoggetti e portavalori. Le forze dell'ordine pure ci chiedono dei contenitori per depositare le pistole. Un altro settore sul quale ci siamo specializzati è infine quello degli armadietti con all'interno la stazione di ricarica per smartphone e tablet. Un complemento che guarda decisamente al futuro".

Prodotti, quelli realizzati dalla Ravasi srl, dal design unico e realizzati con materiali di altissima qualità. Che hanno fatto e fanno il successo dell'azienda monzese.

"Certo, al centro del nostra produzione la cassetta della posta resta prioritaria. Anche perché non è un settore nel quale ci si può improvvisare e per il quale ci sono delle regole, legate anche al posizionamento delle cassette all'interno dei condomini, che sono normate dalla legge". A tal proposito in Svizzera le cassette prodotte dalla famiglia Ravasi sono richiestissime. "Lì per tradizione sono considerate importantissime: a fianco della cassetta per le lettere c'è sempre stato anche il contenitore dove veniva consegnato il latte a domicilio. E che oggi serve per la consegna dei pacchi. E ancora in Svizzera, tra le altre cose, abbiamo un mercato che riguarda le cassette di ferro".

Passata la crisi immobiliare, e passato il Covid, la Ravasi srl è riuscita a restare sulla cresta dell'onda. Mantenendo al suo servizio 10 operai, per i quali l'azienda è un po' come una famiglia, e che per la maggiore raggiungono il cortile di largo Molinetto ancora in bicicletta. "Il destino della nostra azienda è ancora tutto da scrivere - ha concluso Matteo - I falegnami infatti oggi sono introvabili e il nostro settore risente di parecchie variabili sociali e del mercato. Ma il nostro impegno non mancherà mai. Così come la nostra voglia di guardare al futuro. Questa è la nostra azienda di famiglia, quella che mio nonno (senza un dito in una mano, com'era usuale nei falegnami di una volta) ha aperto facendo tanti sacrifici".

E non potrebbe essere diversamente per i romantici imprenditori monzesi.  

  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli imprenditori "romantici" che a Monza fanno cassette della posta e fatturano 2 milioni di euro

MonzaToday è in caricamento