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Il gesto

Quel cartellone pubblicitario sexy fatto rimuovere dall'insegnante monzese

Una lettera al comune e la richiesta di rimuovere quel maxi manifesto definito "volgare offensivo".

Era da anni che ogni volta che passava davanti a quell’autolavaggio notava con estremo rammarico e fastidio quel maxi cartellone. Un cartellone con l’immagine di una ragazza in bikini sdraiata su un’auto. Una pubblicità che Livia Perfetti, insegnante di Monza, proprio non sopportava: quell’“uso” commerciale del corpo femminile doveva essere rimosso e così è passata dalle parole ai fatti. Il 10 dicembre ha inviato un’email al comune che, tempestivamente, ha raccolto ed esaudito la sua richiesta. Così che nei giorni scorsi, quando è nuovamente ripassata davanti a quell'autolavaggio, Livia ha cantato vittoria.

Una vittoria fuori dai confini brianzoli quella inanellata dall'insegnante monzese. Infatti quel maxi cartellone si trovava da anni in un autolavaggio di Arma di Taggia, in provincia di Imperia.

Livia Perfetti non si è scoraggiata e ha inviato una pec al comune ligure spiegando perché per lei, impegnata attivamente nell’associazione Brianza Oltre l’Arcobaleno (Boa), fosse inammissibile nel 2023 trovare in Italia cartelli pubblicitari come quello. “Il cartellone è volgare e offensivo – si legge nell’email inviata al comune di Arma di Taggia –. Lesivo dell’immagine della donna. È una ferita agli occhi in tempi di cortei e grandi discorsi di solidarietà all’universo femminile. È tempo di agire”.

Così, senza troppi giri di parole, ha chiesto la rimozione di quel cartellone. E con non poca sorpresa l'insegnante di Monza nei giorni scorsi ha scoperto che la sua richiesta era stata accolta. “Non sono stata contattata dal comune, ma ho comunque ringraziato per la rimozione del cartello - spiega Perfetti a MonzaToday -. Era lì da anni e sicuramente il comune è intervenuto dopo la mia segnalazione. Sono molto soddisfatta. Faccio parte di Brianza Oltre l’Arcobaleno, ho partecipato a tantissime manifestazioni in favore dei diritti delle donne e della comunità arcobaleno, ma è la prima volta che tocco con mano un cambiamento come conseguenza di una mia azione diretta ed è davvero un'iniezione di fiducia nel futuro e in quella che spero sia una nuova sensibilità delle istituzioni verso l'immagine delle donne”.

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