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La denuncia

Ciclabili pericolose: la protesta dei residenti

La denuncia del comitato di quartiere

C'è quella di via Adda,con i rovi e i rami di alberi che toccano terra, e il terreno dissestato e con l’asfalto a tratti inesistente. E poi il passaggio ciclopedonale che dovrebbe evitare ai ciclisti la cosiddetta rotonda killer ma risulta pericoloso perché dall'asfalto spuntano aste di ferro che sembrano lance.

E' polemica in quel di Sant'Albino, a Monza, dove il comitato di quartiere denuncia lo stato di degrado delle ciclabili. A cominciare da quella di via Adda, che dovrebbe rappresentare l'alternativa per bypassare il traffico cittadino. E che invece risulta tutt'altro che agevole. Con i rovi e i rami degli alberi che intralciano il percorso e il terreno tutto dissestato e pieno di avvallamenti. Che comportano il rischio di cadute e forature. "La situazione va sempre peggiorando - hanno sottolineato dal comitato - Ci hanno riferito che una famiglia con bimbi piccoli è stata costretta a scendere dalla bici e ad avventurarsi a ridosso della via provinciale, con tutti i rischi del caso. A noi sembra inconcepibile che questo passaggio sia sempre in queste condizioni".

Non va meglio sul sovrappasso ciclopedonale sulla rotonda di via Stucchi, progettato proprio per evitare ai ciclisti e pedoni i rischi della cosiddetta rotonda killer. Interessato da alcuni lavori di manutenzione, il passaggio ciclopedonale è divenuto parecchio pericoloso. "Avevamo già detto che era una cifra mal spesa e notato di persona che i lavori non sono affatto realizzati a regola d'arte - hanno spiegato ancora dal comitato - Abbiamo visto i nuovi pali fissati ad un sostegno cementato ma marcio. Ora qualcuno ne evidenzia giustamente la pericolosità". Molte le segnalazioni dei residenti: "Il cantiere della ciclopedonale è pericolosissimo - ha precisato un residente - Oggi ho visto un ragazzo con monopattino inciampare nella rete di protezione e volare in avanti sfiorando di pochissimo quei ferri di sostegno. Se ci cascava sopra restava infilzato: se il cantiere lo avesse fatto un privato probabilmente avrebbe rischiato una denuncia". "Io per non rischiare salgo e scendo a piedi tenendo il manubrio e i freni" ha sottolineato un altro. "Non si può tenere un cantiere in quelle condizioni - ha concluso poi un altro utente - Quelle aste di ferro devono avere un tappo in testa, cosi sono delle lance o spiedini per polli".

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