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Domenica, 28 Aprile 2024
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Cosimo, l'imprenditore che "per colpa" del maxi svincolo dovrà chiudere la sua azienda

Un'attività che prosegue dal 1992 nel cuore di San Rocco e che adesso rischia di dover chiudere i battenti per lasciare posto all'ampliamento dello svincolo

Dopo 32 anni di attività a San Rocco rischia di dover chiudere la sua azienda perché i terreni sui quali sorge la sua attività verranno espropriati da Serravalle per realizzare l’ampliamento dello svincolo Monza Sant’Alessandro sulla A52 Tangenziale Nord. Un progetto che prevede un tunnel a cielo aperto che passerà proprio vicino alle scuole del quartiere (il plesso dalla materna alle medie), alla palestra e al campo di calcio della squadra del rione. Un progetto per il quale Regione Lombardia ha già stanziato 42 milioni di euro. 

Un’opera che a Cosimo De Leo costerà la chiusura della sua attività in via San Rocco 65. “Lì dal 1992 ho l'officina di autoriparazioni, il deposito giudiziario, il soccorso stradale Aci la A4 e A52. Secondo il progetto attuale per far spazio al grande progetto perderò i terreni sui quali sorgono il capannone e gli uffici. A quel punto dovrò abbassare la saracinesca e chiudere la mia attività. Un’attività che permette di vivere a due famiglie”. Cosimo De Leo è molto preoccupato e nella giornata di ieri, martedì 6 febbraio, ha contattato Serravalle per avere aggiornamenti in merito al progetto e agli espropri. “Purtroppo mi hanno detto che fino a giugno non si saprà nulla, ma io come faccio? A giorni c’è la riunione in prefettura per il rinnovo del contratto per il deposito delle auto sequestrate, e io non so neppure se la mia azienda da qui a pochi mesi ci sarà ancora”,

Cosimo De Leo non è nuovo agli espropri. Il primo, sempre di Serravalle, risale al 1992 quando dovette cedere gli 11mila metri quadrati di terreno che aveva in via Somalia per la realizzazione della Tangenziale Nord  e quindi trasferirsi con la sua attività nella sede attuale di San Rocco. “Adesso dopo oltre 30 anni Serravalle mi porterà via anche questo terreno - aggiunge -. A questo punto sarò davvero costretto a chiudere”. Un problema che non riguarderebbe solo De Leo. Infatti sono molto preoccupati anche i negozianti del quartiere e in particolare quelli delle zone nei pressi di via Aristotele, Talete e Gentili che subiranno un grande impatto per il cantiere. “Che cosa ne sarà di loro? - ha chiesto una residente -. Dovranno chiudere, chi ci risarcirà. E poi come faranno i camion a consegnare la merce nell’unico supermercato del quartiere?”.

Intanto nel quartiere continua la mobilitazione contro la realizzazione della maxi struttura che avrà importanti ripercussioni, non sono per coloro che – come Cosimo De Leo – si ritroverà a dover chiudere l’attività, ma anche per i residenti con un forte impatto cantieristico, viabilistico e di smog. Problematiche che sono emerse nel corso dell’incontro pubblico organizzato dal Pd nella serata di martedì 6 febbraio al centro civico di San Rocco insieme al sindaco Paolo Pilotto. Il primo cittadino ha annunciato che l’amministrazione nel corso di questi mesi si è attivata: i tecnici di Monza Mobilità hanno redatto un progetto che elimina quel tunnel a cielo aperto sotto scuole, palestra e campo da calcio a fronte di un'unica galleria chiusa che impone un costo maggiore a Serravalle (“Comunque sostenibile”, ha assicurato) e tempi di realizzazione più lunghi. “Se il progetto non verrà accolto da Serravalle - ha annunciato Pilotto - lo presenteremo comunque al Ministero dei Trasporti nella fase di discussione dell’opera”.

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