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Tradizione rinnovata / Centro Storico

Torna il santo delle ciliegie. Ma questa volta sarà pop

L'appuntamento è per giugno... e durerà fino all'anno prossimo

La figura che si staglia sullo sfondo della locandina è quella di San Gerardo, ma in versione pop. Con tanto di Ray-Ban abbassati sul naso e con la veste fluo che richiama quelle delle ultime passerelle estive. 

Si chiama "ciliegina?" la nuova iniziativa che dal 6 giugno, fra le altre, contraddistinguerà l'anno gerardiano, lanciato dal parroco di San Gerardo al Corpo don Massimo Gaio per riscoprire e far conoscere al di fuori del devozionismo tradizionale la figura del santo delle ciliegie. Proprio per i più giovani, infatti, la locandina con il divertente ritratto pop sarà affissa dalla prossima settimana fuori dai negozi della città permettendo, grazie ad uno speciale Qrcode, di accedere a un servizio di messaggistica wathsapp e conoscere la storia del santo in maniera decisamente divertente e moderna. E fino al 2024, gli appuntamenti da segnare in calendario saranno davvero tantissimi.

L'anno gerardiano, la messa solenne e gli incontri

"A spingermi verso questa iniziativa sono stati i fedeli di Olgiate Comasco, che da 817 anni tengono viva la devozione per il santo e che per i 100 anni di vita della loro parrocchia hanno chiesto e ottenuto che le spoglie del santo dei Tintori potessero essere traslate presso di loro - ha spiegato Don Gaio - Ho così pensato che questa fosse l'occasione giusta per far riscoprire anche ai monzesi la sua figura. Se c'è un aspetto moderno della figura di San Gerardo, infatti, è proprio il suo modo di farsi prossimo in maniera concreta, di guardare ai problemi del suo tempo senza girare la testa dall'altra parte. In tempi (di relativismo, ndr) come i nostri potrebbe decisamente fare scuola perché già allora il suo sguardo era sempre rivolto in avanti e alla ricerca del bene comune. Non a caso, seppur laico, è stato nominato santo a furor di popolo. Di qui, dunque, l'idea dell'anno santo, realizzata grazie al comitato organizzativo composto da una decina di parrocchiani (fra i quali, immancabile, l'ex sindaco Rosella Panzeri, ndr), la cui volontà è quella di attualizzare la figura di San Gerardo evitando la retorica dell'anniversario".

L’apertura ufficiale dell'anno gerardiano (dove peraltro il Vaticano ha concesso ai fedeli l'indulgenza plenaria) sarà appunto il 6 giugno e si aprirà con la messa solenne delle 10.30 celebrata dal vescovo di Como, il cardinale Oscar Cantoni, ove saranno presenti le autorità civili, militari e religiose della città e della provincia. Funzione che sarà preceduta il 5 giugno, alle 21, in chiesa, dalla conferenza tenuta dallo storico Renato Mambretti, che a sua volta anticiperà  quella di settembre con don Erminio Burbello, ex parroco di San Gerardo, e tutte le altre che con cadenza mensile il comitato ha pensato per raccontare, attraverso l'ausilio di studiosi ed esperti, la figura del santo.

Il tour delle spoglie in Brianza

L'anno gerardiano vedrà anche il tour delle spoglie del santo in Brianza. L'occasione sono i 400 anni dalla seconda traslazione del corpo, nel 1623, dove ancora oggi si trova, all'interno di San Gerardo al Corpo, venerato appunto anche dai fedeli pellegrini di Olgiate e Seveso. Dal 14 al 22 ottobre la teca di cristallo sarà dunque traslata nella parrocchia di Olgiate Comasco, dal 23 al 25 ottobre sarà invece a Figino Serenza e dal 25 al 27 ottobre a Seveso. A Monza ci tornerà il 28 ottobre, e prima di tornare in parrocchia sarà esposta all’ospedale San Gerardo, dove resterà fino 29 ottobre e dove il corpo del santo potrà essere venerato anche di notte all'interno della parrocchia del nosocomio. "A dare il beneplacito alla traslazione è stato monsignor Mario Delpini, l'arcivescovo di Milano - ha chiarito don Gaio - Che però mi ha pure chiesto di andare oltre la semplice rievocazione devozionale. L'intenzione è dunque quella di far conoscere la figura di San Gerardo non solo attraverso i pochi documenti di cui oggi disponiamo ma, se è possibile, di ampliare la platea di studiosi e appassionati che possano dedicarsi alla sua causa".  

Ancora all'ospedale San Gerardo, in occasione dei suoi 850 anni dalla nascita, è stato poi previsto un convegno dedicato al santo. Risale infatti al febbraio del 1174 l’atto costitutivo di fondazione del primo ospedale cittadino, voluto da Gerardo per la cura dei poveri della città e ottenuto dopo aver convocato il podestà e il canonico del tempo.

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La mostra, il cero "della comunità" e il restauro della vetrata

Fra le altre iniziative che prenderanno piede nell'anno santo ci sono anche una mostra itinerante che sarà inaugurata a ottobre (grazie agli studenti del liceo artistico delle Preziosine che faranno da guida) e che vedrà le sacre spoglie giungere in quegli "stessi luoghi che avrebbe frequentato Gerardo", come per esempio le rsa, e un concorso artistico per grandi e piccini. E ancora, appunto, la locandina pop con il QRcode incorporato che verrà affissa nei negozi di Monza per permettere ai giovani di conoscere la storia del santo. Divertendosi. L'iniziativa è stata pensata dall'artista Alessia Cereda, già nota per le sue creazioni sul santo delle ciliegie, che ha pure seguito i lavori per la realizzazione del grande cero alto un metro e mezzo che verrà acceso il 6 giugno e realizzato fondendo le candele (anche usate) provenienti dai fedeli di tutta la città dopo l'appello del parroco: "E' stato bello vedere che in così tanti hanno risposto alla richiesta - ha spiegato l'artista - Che si trattasse di ceri votivi o di candeline per il compleanno, quel cero racchiude la quotidianità di tutta la nostra comunità. Con i suoi momenti lieti e quelli più tristi". 

Un restauro artistico ha infine caratterizzato la vetrata di fine '800 con l'immagine del santo dei Tintori nella cappella in chiesa a lui dedicata. Costato 3 mila euro, l'appello ultimo di don Gaio è quello affinché si facciano avanti finanziatori. 

In nome del santo. E della solidarietà che fa più bello il mondo. La stessa che il santo delle ciliegie andava predicando e realizzando e che per un anno intero verrà ricordata. Nella speranza che "faccia scuola" e che appunto serva a ridisegnare più belle tutte le cose.

  

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