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Martedì, 30 Aprile 2024
Centro sociale

Dopo l'Uragano Street il centro sociale scende di nuovo in piazza con un evento di 2 giorni

La Foa Boccaccio si sta organizzando per l'edizione 2024 della manifestazione "La volpe e l'uva"

Dopo aver archiviato l’Uragano Street Parade che sabato 30 marzo ha paralizzato le vie del centro di Monza e ha tenuto svegli i residenti del rione Amati, adesso il centro sociale Foa Boccaccio scende nuovamente in piazza con un evento che durerà un intero fine settimana.

Tutto pronto per la due giorni della manifestazione “La volpe e l’uva”, uno dei più importanti eventi organizzati dallo storico centro sociale monzese che quest’anno si svolgerà il 20 e il 21 aprile. Ad oggi senza una location. L’annuncio sul blog della Foa dove i militanti tornano ad avere parole molto dure contro la giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Paolo Pilotto. “La città di Pilotto che m***a!” si legge sui manifesti appesi sabato durante la manifestazione.

“Uragano street parade  è quindi un nuovo grido per rivendicare spazi di libertà, contro una città repressiva, escludente e alienante, priva di offerta culturale - si legge sul blog -. Riapriamo oggi una stagione di lotta e vi chiediamo di alimentarla con il vostro desiderio di autonomia, ribellione e socialità, lo stesso desiderio che ci ha animato nel navigare per i mari ostili di questa città e non solo. Ancora una volta ma sempre con entusiasmo: a molto presto”.

Foa Boccaccio Locandina

I militanti ribadiscono la loro contrarietà al piano politico portato avanti dalla giunta in tema di edilizia, consumo di suolo, sicurezza. “La trasformazione della città perseguita dalla giunta Pilotto, in collaborazione con la questura, ha portato a 3 sgomberi di fila per la Foa Boccaccio 003 e all’intensificarsi di tutte le azioni di repressione che allineano il ‘nostro’ sindaco al governo Meloni - si legge ancora sul blog -.  Dal Decreto Anti-rave in poi assistiamo ovunque al tentativo di ridurre ad atto criminale ogni esperienza o azione di lotta che si pone al di fuori delle maglie (sempre più strette) della legge. A tal proposito qui a Monza si stanno per aprire due processi: quattro nostri compagni sono accusati del reato di occupazione in relazione all’esperienza di via Timavo, altrə due per manifestazione non autorizzata in relazione al corteo spontaneo seguito all’assemblea pubblica sotto il Comune di fine settembre”. 

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