rotate-mobile
La storia

Parte da Monza la storia dei gioielli che i Savoia rivogliono indietro dall'Italia

Fra questi le famose collane di perle che la regina Margherita era solita sfoggiare in Villa Reale

Dopo la morte di Vittorio Emanuele di Savoia gli eredi dell’ex casa reale d’Italia non fermeranno la battaglia in tribunale per riavere indietro i famosi gioielli della Corona italiana, ovvero i gioielli appartenuti ai Savoia e custoditi dal giugno del '46 nei sotterranei della Banca d’Italia.

Un complicato affare internazionale la cui genesi è partita proprio da Monza, e più nello specifico dalla Villa Reale. Ovvero quando la regina Margherita, dopo l'uccisione di Umberto I per mano dell’anarchico Gaetano Bresci, il 29 luglio 1900, consegnava i gioielli della corona alla nuora, la regina Elena, con un biglietto d’accompagnamento e l'inventario di tutti i preziosi. Un vero e proprio tesoro composto da 6732 brillanti e 2000 perle (secondo gli inventari dell'epoca) e che secondo le rivalutazioni Istat potrebbe valere oggi circa di 300 milioni di euro.

Le collane di perle della regina Margherita

E nel quale sarebbero state contemplate anche le collane di perle della Margherita (che pure potrebbero essere state vendute durante le due maxi aste organizzate dagli eredi dei Savoia nel 2007 e nel 2021 con i pezzi più importanti in loro possesso), divenute piuttosto celebri allora a corte perché sinonimo del rapporto amoroso piuttosto particolare fra la regina e il consorte. "Ho avuto modo di conoscere personalmente la sarta della regina Margherita - ha ricordato la signora di Monza Ghi Meregalli, appassionata di storia monzese e ideatrice della nota rievocazione storica cittadina - Superava già i 90 anni ma era ancora lucidissima. E mi parlava spesso di Margherita, di quanto fosse molto più elegante rispetto alla regina Elena, e del rapporto difficoltoso con Umberto I. Un donnaiolo impenitente, al quale però non si era mai sottomessa. È stato allora che mi ha parlato delle sue collane di perle. Pare infatti che fossero tantissime e che il loro numero fosse fosse legato ad altrettante sue conquiste amorose". 

Ma che cosa c'è nel caveau della Banca d'Italia?

Ci sono diademi splendidi. E ancora collane, bracciali, spille. Anche se la vera entità dei gioielli a oggi non risulta ancora chiara. Stanno chiusi in un cofanetto a tre piani, sigillati. Si parla appunto della collana di Margherita a dieci fili con 684 perle ma pure del suo meraviglioso diadema di Musy che tiene incastonati "541 diamanti del peso di 1167 grani, pari a 292 carati, 11 perle a goccia di 720 grani e 64 perle circolari del peso di 975 grani", così come ha scritto Maria Gabriella di Savoia nel suo libro "Gioielli di casa Savoia". La tiara in questione era stata realizzata dal gioielliere Musy alla morte di Margherita ed è stata ereditato dal nipote Umberto II, che l'ha poi donata alla moglie Maria Josè, l’ultima regina d’Italia. Che l'ha indossata il giorno del suo matrimonio e l'ha poi lasciata in eredità alla nuora Marina Doria.

E ancora, sempre stando ai documenti d'epoca, della collana di trenta diamanti di taglio circolare, del peso pari a 102 carati, montati dall’orefice Gaetano Bartolino, lo stesso che ha realizzato un elegante diadema di diamanti disegnato a tralcio di foglie di lauro centrato da una margherita. Composto da undici volute di brillanti, con 11 perle a goccia, 64 perle circolari, 1040 brillanti, 541 diamanti del peso di 1167 grani, pari a 2092 carati.

Dopo il governo di Umberto II, "il re di maggio" (di fatto 'in carica un mese', dal 9 maggio al 18 giugno 1946) lo splendido tesoro è custodito in un caveau della Banca d'Italia. L'erede Vittorio Emanuele III, il 6 settembre 1943, in piena II Guerra Mondiale, in procinto di darsi alla fuga dalla Capitale ne richiedeva infatti "la messa in sicurezza". Una richiesta alla quale oggi, i suoi eredi, rispondono chiedendo la restituzione di quelli che considerano ancora i loro gioielli di famiglia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parte da Monza la storia dei gioielli che i Savoia rivogliono indietro dall'Italia

MonzaToday è in caricamento