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L'iniziativa / Ornago

Un milione di girasoli: torna in Brianza il labirinto che sembra un quadro di Van Gogh

L'iniziativa tutta brianzola ed estiva lo scorso hanno aveva fatto registrare quasi 15mila accessi. Quest'anno il labirinto raddoppia

Un milione di girasoli sta per sbocciare in Brianza. E regalare uno spettacolo di colori che avrà le sfumature dell'estate. Anche quest'anno un angolo di Brianza sembrerà essere uscito da un quadro di van Gogh. Torna a Ornago, nel campo Shirin, il labirinto di girasoli. L'unico "strutturato" in Italia. E realizzato da un progetto messo a punto da un ingegnere ambientale: a disegnarlo ancora una volta è stato Ettore Selli, 34 anni, il "cacciatore di labirinti".

Dopo il successo dello scorso anno, con quasi 15mila ingressi, quest'anno hanno fatto le cose in grande Elmina e Carolina Brambilla, le sorelle titolari dell'attività che dopo il lockdown hanno dato vita al campo Shirin, a Ornago, dove ha preso vita e colori un campo di raccolta di tulipani che in estate si è trasformato in una esplosione di giallo con il labirinto di girasoli e in autunno nel regno delle zucche. "E' davvero enorme, ieri lo abbiamo tracciato tutto. Sono 40mila metri quadrati e i fiori saranno un milione" ha raccontato, in anteprima a MonzaToday, Elmina Brambilla.

Il più grande labirinto di girasoli è in Brianza

Il labirinto aprirà a inizio luglio e ancora non c'è una data stabilita: dipende dalla natura e dal tempo servirà a completare la fioritura dei girasoli. "Abbiamo scelto una varietà che arriva a una altezza anche di 1,80 m e adesso sono alti all'incirca più di 1,60m. Sarà uno spettacolo bellissimo" assicura. Il campo è raddoppiato e la superficie dell'area ha addirittura sconfinato, arrivando a estendersi su due comuni: non più solo Ornago ma anche Bellusco. Dalla data di apertura il labirinto sarà pronto ad accogliere i visitatori dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 22 e il sabato e la domenica dalle 9 alle 22 (biglietto di ingresso a 5 euro con prenotazione tramite sito). Tanti anche gli eventi collatorali e le iniziative come i laboratori e le serate a tema con musica o la possibilità di fare un aperitivo al tramonto tra i girasoli grazie al punto ristoro attivo. Attorno al labirinto è stata allestita anche una zona di raccolta di girasoli youpick (fino a esaurimento) dove poter raccogliere da soli il proprio girasole prima di tornare a casa. La filosofia che anima il progetto è sempre la stessa: l'amore per la natura e i suoi ritmi che non può prescindere dal rispetto. E proprio per questo nel campo Shirin è stata fatta uan scelta nel segno della sostenibilità con l'eliminazione dei concimi chimici e l'avvio di un percorso ancora più green. 

Un labirinto di 40mila metriquadrati

Il disegno che anima il labirinto è un omaggio al giardino all'italiana di epoca barocca. A ideare il progetto è stato ancora una volta Ettore Selli. Ingegnere ambientale, 34 anni, originario di Bologna, Selli si occupa di progettazioni nell'ambito di riciclo di materie plastiche e per hobby e per passione "va a caccia" di labirinti e li progetta. Autore di due libri -"Il cacciatore di Labirinti" che racconta la storia di 500 dedali in tutta Europa e "Labirinti italiani". E proprio in questo volume, pubblicato a novembre, si menziona il labirinto di girasoli brianzolo, l'unico strutturato in Italia. "Progettare labirinti mi diverte e lo faccio da anni e anche questa volta è stata una bella sfida" ha spiegato Selli a MonzaToday. Lo scorso anno l'impianto scelto era a raggiera e richiamava idealmente la forma del girasole, quest'anno invece il tracciato è un omaggio ai giardini barocchi all'italiana. "E' un labirinto quadripartito come i giardini storici e ha una cornice calpestabile che gira attorno in un equilibrio tra linee comvesse e linee concave, proprio come faceva il Borromini nel '600". E dentro la cornice di stampo secentesco ci sono due tracciati a trame ortogonali che sono in collegamento con un baricentro circolare che ha idealmente preso il posto delle fontane nei giardini dell'epoca.

E' un labirinto che celebra l'armonia della natura che vuole invitare il visitatore a percorrerlo per smarrirsi nella bellezza e ritrovarsi. "E' un labirinto particolare: non ho volutamente inserito vicoli ciechi perchè l'ho immaginato come un luogo che trasmettesse serenità piuttosto che smarrimento. L'intento è quello che il visitatore possa stupirsi attraverso l'esperienza immersiva che lo porti ad assaporare bellezza del luogo in sè attraverso lo spettacolo dei girasoli che sono il fiore simbolo dell'estate". Un omaggio all'arte e alla natura. Ai colori. E alla vita. 

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