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La storia / Varedo

Lucia, quella mamma brianzola finita in tv: la sua storia ha commosso l'Italia

Domenica su Rai 3 all'interno della trasmissione "Chesarà..." è stata raccontata la straordinaria storia di Lucia Troilo che a Varedo ha fondato l'associazione Angeli della Strada

Lucia si commuove mentre parla davanti alle telecamere, quando abbraccia la figlia Raffaella (oggi ormai donna) e ricorda quegli anni trascorsi in mezzo alla strada per scelte amorose sbagliate, ma anche la grande voglia di riscattarsi per riabbracciare la sua bambina. La storia di Lucia Troilo, anima dell’associazione Angeli della Strada di Varedo, è finita in tv. Lei e la sua amata Raffaella domenica 1 ottobre sono state protagoniste della trasmissione “Chesarà…” su Rai3.

Un viaggio ripercorrendo la storia di Lucia che ha fondato l’associazione che aiuta le persone che vivono in mezzo alla strada o che stanno affrontando un momento di difficoltà. Ma che al tempo stesso offre, attraverso piccoli lavori manuali, la possibilità di riscattarsi a quegli uomini e a quei ragazzi che per motivi diversi si ritrovano senza un lavoro. Perché Lucia, come ha ricordato davanti alle telecamere di Rai3, la disperazione della strada l’ha vissuta. Quando giovane mamma, per salvarsi e per salvare la figlia dalla violenza del padre, l’ha fatta entrare in comunità e ha abbandonato la sua casa. Per anni è rimasta in mezzo a una strada, ha conosciuto la dura vita di chi dorme sotto un ponte o sotto i portici di un palazzo, e nel frattempo lavorava per mettere via quei soldi per permettere a lei e alla sua Raffaella di riprendersi in mano la propria vita.

“Sono stata vittima di una relazione violenta - ha raccontato -. Il mio compagno di notte mi picchiava. Questo è andato avanti per anni poi un giorno ho deciso che così non poteva continuare. Né per me, né per mia figlia Raffaella. Sono cresciuta con una mamma che ha subito violenza e non volevo che mia figlia vedesse e subisse quello che era capitato a me”. Un distacco lacerante: Lucia che viveva in mezzo alla strada, lontana dalla sua bambina che pian piano cresceva. “Il distacco è atroce, perdi un pezzo di te - ha continuato -. Quando sono riuscita a riprendere Raffaella era ormai una signorina, aveva 12 anni e mi sono persa molti momenti della sua infanzia”.

Ma Raffaella sa che questo dolore che entrambe avevano attraversato la sua mamma l'aveva scelto per risparmiarla da quella violenza che lei aveva vissuto fin da quando era una bambina. Poi la rinascita e la scelta di Lucia di dare una mano a chi sta attraversando un momento di difficoltà. La sua associazione Angeli della Strada è presieduta da Raffaella (“Una scelta giusta: mia figlia è giovane e ha una vita davanti”, ha spiegato) è un punto di riferimento per tantissime persone: per chi decide di donare, ma anche per chi ha bisogno di aiuto, nella certezza che in quel magazzino di via Bellini a Varedo c’è ad ascoltarli una donna che ha attraversato l’inferno e che però con il suo esempio è la dimostrazione che è possibile rinascere.

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