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Domenica, 28 Aprile 2024
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"La M5 : 7 fermate, con treni ogni 6 minuti per quasi 24 ore al giorno"

L'associazione HQ Monza boccia le ipotesi di cancellazione (o modifica) del progetto avanzate dagli ambientalisti

La metropolitana a Monza deve essere fatta. E il più in fretta possibile. Lo ribadisce a gran voce l'associazione QH Monza, in replica alle dichiarazioni di pochi giorni fa del  Gruppo per la Mobilità (formato da architetti, ingegneri e addetti ai lavori) e del Coordinamento dei comitati e delle associazioni ambientaliste. Gruppo e Coordinamento hanno redatto un progetto alternativo e lo hanno inviato all’amministrazione comunale affinché lo presenti in fase di Conferenza dei servizi quando si metterà nero su bianco (definitivamente) il via libera all’opera.

I numeri della M5

Ma per l’associazione HQ Monza, che da sempre si batte per l’arrivo della metropolitana a Monza, quelle “revisioni” non sono attuabili e ribadiscono la necessità di realizzare il prima possibile la tratta, evidenziando i miglioramento che la metropolitana porterà anche a livello ambientale. "La  M5 avrà 7 stazioni dentro la città e treni ogni 6 minuti, dalle 5:40 alle 24, cosa molto diversa da quanto offrono le ferrovie - precisa l’associazione HQ Monza -. Davvero non c’è paragone con le attuali 2 fermate Fs (che in futuro diverranno 3) e i convogli Trenord in media ogni 24 minuti. Qualcuno dimentica poi che i treni locali S sulle linee che passano da Monza sono da anni del tutto insufficienti, letteralmente presi d’assalto nelle ore di punta, con addirittura passeggeri che restano a terra nonostante le nuove carrozze a due piani”.

"Sempre meno treni a Monza"

L’ipotesi del Gruppo e del Coordinamento di incrementare il numero delle corse viene bocciata. “La frequenza delle corse non è aumentabile e in futuro verrà probabilmente addirittura ridotta - aggiunge HQ Monza -. I treni locali sulla Chiasso e forse anche sulla Lecco saranno prima o poi ridotti. È cosa nota sin dal 1999: perché il sistema ferroviario monzese fa parte del corridoio plurimodale Tirrenico-Nord Europa, sul quale invece aumenteranno progressivamente i treni internazionali, specie quelli merci (con convogli da 2mila tonnellate lunghi fino a 850 metri). La linea Monza-Chiasso è già stata adattata a questo scopo con i recenti lavori operati da Rfi”.

I miglioramenti per i monzesi

Ma questo non è l’unico punto che vede l’associazione di cittadini per la qualità della vita criticare il progetto alternativo che definiscono comunque  irrealizzabile perché arrivato fuori tempo massimo: “è ormai in arrivo la conclusione del Paur, il Procedimento autorizzativo finale regionale che darà finalmente il via libera alla gara d’appalto. Ci sono stati ben 6 anni di tempo per inviare osservazioni, in diverse fasi dell’iter. Noi abbiamo presentato un documento formale nel 2019, con documentati suggerimenti che tra l’altro sono stati al 90% recepiti nel progetto”. Non solo. Per HQ Monza è impossibile potenziare la ferrovia invece che realizzare la metropolitana: “Non è tecnicamente possibile fare altre stazioni sulle linee ferroviarie che attraversano Monza. Rfi lo ha detto a più riprese in documenti ufficiali e incontri pubblici, è noto sin dal 2012, cioè da più di dieci anni. Prima o poi aprirà la nuova Monza-Est-Parco (verso Villasanta), recentemente rifinanziata, mentre non è fattibile una nuova stazione Monza-Ovest all’altezza di viale Elvezia così come è impossibile ripristinare la stazione Reale di viale Battisti. Abbiamo verificato con ingegneri esperti le ragioni addotte dalle ferrovie: sono complicate, ma fondate e credibili”.

Quante persone la utilizzeranno

Per l’associazione, inoltre, ci saranno anche importanti vantaggi per monzesi e per il clima: “Sulla tratta del prolungamento M5 i treni faranno 1 milione e 710mila km all’an no, con frequenze previste per Monza ogni 6 minuti, dalle 05:40 a mezzanotte. Parliamo di 28.000 passeggeri al giorno nelle sole ore di punta. Gli utenti previsti sono di Monza, Cinisello e Sesto San Giovanni, ma anche dei comuni di Muggiò, Lissone, Vedano, Biassono e – in parte – Desio e Seregno. Per ogni anno di esercizio, è calcolata una riduzione di 25 milioni di spostamenti in auto. Nel complesso, la M5 sino al nord di Monza consentirà una riduzione significativa di biossidi, anidride carbonica e polveri fini, con un risparmio energetico pari a: meno 15.000 tonnellate equivalenti di petrolio ogni anno”.

"Il tracciato non si tocca"

Il Gruppo e il Coordinamento avevano anche avanzato perplessità sulle fermate e sul tracciato, ipotizzando delle revisioni e degli spostamenti che invece per HQ Monza non servono perché “il tracciato attuale ha tutti i requisiti di efficacia e quindi ha ottenuto i finanziamenti. Su modifiche migliorative hanno lavorato con successo i sindaci Scanagatti, Allevi e Pilotto.  Il prolungamento di M5 sino al nord di Monza risponde perfettamente alle esigenze degli spostamenti dei cittadini dell’area (rilevazioni sul territorio più recenti disponibili, matrici origine-destinazione pubblicate da Regione Lombardia) e vede questo dato confermato da due studi autonomi, non collegati tra loro, compiuti da MM Spa e dall’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio”.

Impossibile per HQ Monza ipotizzare di gettare nel cestino il progetto della M5 che viene portato ormai avanti da tre amministrazioni e pensare invece di sostituirlo con la realizzazione di una tranvia. “L’ipotesi di una rete di tram, prevista 20 anni fa da un PGT di Monza, è stata poi cancellata per ragioni economiche, di viabilità e ambientali. La nostra città non ha i soldi per realizzarla, men che meno per gestirla. Per di più, la rete viaria monzese non è in grado di garantire spazio adatto per i tram, specie se in sede protetta. Al posto dei tram in superficie, causa anche di inquinamento acustico ed elettromagnetico, è senza dubbio meglio un “tram sottoterra”, cioè la M5”.

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