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"Ma chi dobbiamo chiamare quando incontriamo una persona in difficoltà?"

È successo a un monzese che ha incontrato una persona fragile che rovistava cibo nei cestini: ha chiamato uffici e 112 ma nessuno è riuscito ad aiutarlo

"Era un ragazzo affamato: rovistava nei cestini dell'immondizia, a cercare qualche avanzo dei picnic e dei barbecue organizzati il giorno prima. Ho provato ad aiutarlo, indirizzandolo a qualche servizio o associazione caritatevole. Ma nessuno è riuscito a darmi una mano e il giovane poco dopo si è allontanato". Roberto Civati, referente del Controllo di vicinato a San Fruttuoso a Monza, racconta quello che gli è successo ieri, lunedì 2 maggio, durante il consueto giro di controllo al parco della Boscherona.

"Ho incontrato un uomo - racconta -. In evidente stato di difficoltà. Stava rovistando tra i cestini e l'immondizia. Era affamato e divorava anche quel poco di carne rimasta attaccata alle costine che, il 1 maggio, erano state cucinate nel parco". Civati è rimasto molto colpito da quell'uomo pacato e gentile. "Mi sono immediatamente attivato per dargli un mano chiedendo aiuto alle istituzioni - racconta -. Ho telefonato al comando della polizia locale di Monza ma mi hanno detto di contattare il numero unico di emergenza. Dal 118 mi hanno spiegato che, non trattandosi di problemi sanitari mi sarei dovuto rivolgere alle forze dell'ordine. Così ho fatto ma mi hanno spiegato che, non essendo un problema di sicurezza, le pattuglie non uscivano". Intanto quell'uomo continuava a sgranocchiare gli avanzi che aveva trovato nel cestino. 

"Ho contattato una delle maggiori associazioni caritative della città che a sua volta mi ha ribalzato al comune di Monza. Ma anche in questo caso nessuno è riuscito ad aiutarmi". Il monzese è rimasto molto amareggiato da quel continuo rimbalzo di responsabilità. "Era palese che quell'uomo avesse bisogno di aiuto, ma purtroppo io non sono riuscito a dargli una mano perché nessuno è stato in grado dirmi a chi mi sarei dovuto rivolgere per prestare soccorso in quel momento a una persona docile e affamata".

A quel punto, sconsolato, il monzese gli ha donato 10 euro per comprare qualcosa da mangiare. "Mi ha ringraziato e non voleva accettare, voleva assolutamente contraccambiare, donandomi qualcosa che aveva in quella borsa del supermercato con la quale girovagava per la città". 

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