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È morto Roberto Maroni, ex presidente della Lombardia

L'ex ministro dell'Interno e del Welfare, aveva 67 anni

Èmorto Roberto Maroni. L'ex presidente della Lombardia ed ex ministro dell'Interno e del Welfare aveva 67 anni. Malato da tempo, l'ex segretario della Lega è spirato martedì 22 novembre.

Chi era Roberto Maroni

Classe '55, originario di Varese e laureato in giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano, Maroni iniziò la sua carriera politica come consigliere comunale della sua città. La carriera politica iniziò dopo l'incontro con Umberto Bossi e lo portò ad essere segretario della Lega Nord dal 1º luglio 2012 al 15 dicembre 2013. Con i gioverni Berlusconi ricoprì il ruolo di ministro dell'Interno, del lavoro e delle politiche sociali. Mentre dal 2013 al 2018 governò la Lombardia.

La malattia

L'ex governatore lombardo lottava da tempo contro la malattia. A luglio 2021, per motivi di salute sollevati dalla sua difesa, era stato rimandato il processo che lo vedeva imputato per induzione indebita e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Mentre a giugno Maroni aveva a malincuore rinunciato alla sua candidatura a sindaco di Varese adducendo motivi personali.

Nonostante il lungo periodo di malattia, d'accordo con la famiglia Maroni aveva mantenuto riserbo sulle sue condizioni di salute. Il 4 gennaio 2021, dopo aver accusato un malore mentre era in casa sua, era caduto battendo la testa. Qualche giorno dopo, poi, era stato operato all'Istituto neurologico Besta di Milano. E ancora, ad aprile dello stesso anno il processo in cui era imputato era già stato rinviato sempre per motivi di salute.

Il cordoglio della politica

Sui social sono subito giunte le testimonianze di cordoglio della politica. "Piango l’addio di un amico con il quale ho condiviso gran parte della mia vita politica. Una persona intelligente e mai sopra le righe - ha scritto il governatore Attilio Fontana -. Presidente della Lombardia, Ministro e Segretario Federale della Lega. Nel cuore ha sempre avuto i Lombardi e la Lombardia. Riposa in pace! Addio Bobo!".

A ricordarlo anche il consigliere brianzolo della Lega Andrea Monza. "Ci lascia un pezzo di storia della Lega. Roberto Maroni, nella sua lunga carriera politica, ha ricoperto ruoli rilevanti dentro e fuori il movimento. Lo ricorderemo come Ministro dell'Interno, Ministro del Welfare, ma soprattutto come Governatore della Regione Lombardia - commenta il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti -. Maroni ha preso il timone della Lega Nord nel momento più turbolento della sua storia, tracciando durante il Congresso di Assago del 2012 una strada che voleva traghettare la Lega da partito locale a partito nazionale tenendo però le radici piantate nel Nord produttivo, copiando il modello tedesco dell'unione CSU/CDU. Progetto poi rimasto incompiuto, ma il suo impegno alla guida di Regione Lombardia lo ha spinto a organizzare lo storico referendum dell'ottobre 2017 portando milioni di lombardi a esprimersi a favore della richiesta di maggiore autonomia per la nostra regione”. “Stringendoci nel dolore della scomparsa ai suoi familiari e alla grande famiglia della Lega, abbiamo il dovere di ripartire da questi due grandi progetti valorizzando la sua eredità politica, in un momento ancora una volta delicato per il nostro movimento. La Lega tornerà “la Potentissima”, come Roberto amava chiamare il nostro Movimento”.

"Sul piano politico eravamo molto distanti ma lealtà e correttezza non sono mai venute meno grazie al suo forte senso delle istituzioni - ricorda l'ex sindaco dem di Monza Roberto Scanagatti -. Sarà che era una persona garbata, abbiamo lo stesso nome, siamo quasi coetanei e milanisti veri, fatto sta che per lui ho provato molta simpatia".

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