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Sanità / Vimercate

Un viaggio fotografico alla scoperta dei disturbi alimentari

La mostra a Vimercate: impennate di richieste di aiuto per i pazienti affetti da anoressia e bulimia

La piaga dei disturbi del comportamento alimentare - che durante il periodo dell'emergenza sanitaria ha visto un'impennata di casi - adesso diventa una mostra. Scatti in bianco e nero realizzati dal fotografo Marco Rilli che diventeranno i protagonisti della mostra intitolata "Io non esisto. Viaggio nel mondo dei disturbi del comportante alimentare".

La mostra sarà inaugurata il 7 novembre alle 17 alla casa di comunità di Vimercate (in via Giuditta Brambilla, di fronte all’ospedale) e rimarrà visibile fino al 19 novembre (ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18). L'evento è stato organizzato dall'Asst Brianza, col patrocinio del comune di Vimercate ed è stata promossa in collaborazione con Ananke di Villa Miralago, associazione che si occupa di ricerca e prevenzione di anoressia e bulimia.

Una trentina gli scatti che i visitatori potranno ammirare. Non scatti che evidenziano i segni della malattia - una scelta precisa per non spettacolarizzare il dramma - ma che  si focalizzano sulla persone in quanto tali e sulla loro personalità. Il 15 novembre si terrà un incontro con Nikla Bene, psicologa e psicoterapeuta. Interverranno anche due specialiste di Asst Brianza: le neuropsichiatre Paola Dellacasa e Giulia Mantegazza. 

Villa Miralago, a Cuasso al Monte in provincia di Varese, è una struttura di eccellenza integrata nel Servizio sanitario nazionale ed è tra le più importati realtà, in campo nazionale, per la degenza e la cura di pazienti con disturbi alimentari.

La mostra fotografica è parte integrante di un progetto che ha come scopo quello di far conoscere i disturbi del comportamento alimentare che interessano un numero sempre maggiore di ragazzi e adolescenti, coinvolgendo l’intera sfera familiare. Un viaggio emotivo attraverso la sofferenza e il dolore di chi ne soffre in prima persona e di coloro che ne vengono inevitabilmente coinvolti. Un messaggio forte, veicolato dalle immagini, per far comprendere e far riflettere sulle difficoltà, la paura, l’angoscia, l’impotenza, il senso di colpa, la sensazione di inadeguatezza di chi vive o di chi è indirettamente toccato da questi disturbi.

I numeri sono impegnativi. In Italia sono circa 3 milioni i soggetti che ne sono affetti. La maggioranza sono donne, ma il trend è quello di un sempre maggiore appaiamento fra i sessi. Anche l’età di insorgenza si sta drammaticamente abbassando, ponendosi mediamente attorno ai 12/13 anni, con esordi anche nei bambini di 8/9 anni.  Purtroppo l'emergenza sanitaria ha determinato un aumento del 30% di questi disturbi, con gravi ripercussioni sulle famiglie che, disarmate, si trovano a fronteggiare i disagi dei propri figli causati dalla riduzione significativa dei contesti di socialità. Nel corso del 2021 le richieste di aiuto pervenute al numero verde dedicato, istituito dalla Presidenza del Consiglio, sono più che triplicate.

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