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Il grande evento

L'ospedale San Gerardo ha compiuto 850 anni: grande festa in via Pergolesi

Tanti gli ospiti e le autorità presenti, che hanno assistito anche a una rievocazione in abiti d'epoca. E hanno partecipato al taglio della torta

Era il 19 febbraio 1174 quando il santo compatrono monzese, Gerardo dei Tintori, siglava la Convenzione, ovvero l'atto notarile che sanciva la nascita del primo ospedale pubblico per i poveri a Monza, insieme all’arciprete della basilica di San Giovanni e ai consoli della città di Monza.

Un momento importantissimo che appunto nella giornata di ieri, lunedì 19 febbraio, è stato celebrato con una grande cerimonia nell'aula Pogliani dell'ospedale di via Pergolesi alla quale hanno preso parte i vertici della Fondazione Irccs, le autorità regionali e provinciali, il sindaco di Monza e moltissimi dipendenti dell’azienda. Un evento che ha visto tra le altre cose l'intervento del docente di storia della medicina Michele Riva, che ha spiegato la genesi dell'ospedale partendo dal "sogno di Gerardo", quello di Davide Porta, responsabile tecnico del laboratorio Labanof, che ha portato la relazione degli studi sul santo condotti con l’antropologa Cristina Cattaneo, e la rievocazione storica della firma della Convenzione, organizzata dal Comitato rievocazione storica Monza.

Fra gli ospiti presenti c'erano anche il sindaco Paolo Pilotto e il prefetto patrizia Palmisani, e ancora l'assessore al Welfare Guido Bertolaso, Alessandro Fermi, assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia, i consiglieri regionali Alessandro Corbetta, Fabrizio Figini e Martina Sassoli con il presidente del consiglio Federico Romani, Andrea Biondi, direttore scientifico della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e l'arciprete di Monza monsignor Silvano Provasi.

La cerimonia 

A fare gli onori di casa è stato stato Claudio Cogliati, presidente della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori, il primo a ricordare la nascita dell’ospedale San Gerardo: "Sono profondamente onorato di ricordare gli 850 anni della fondazione dell’ospedale San Gerardo di Monza - ha esordito il presidente Cogliati - Gerardo, non chierico, non monaco, borghese di quella classe che stava muovendo i primi passi nella crescita sociale, ha messo le sue ricchezze e la sua casa al servizio dei malati indigenti. Esempio di quello che oggi chiamiamo giving back: restituzione ai meno fortunati di quanto la fortuna ti ha concesso. Per assicurare continuità al suo progetto aveva inoltre pensato a un patto che legava chiesa, comune e i suoi conversi: la convenzione è dunque ancora oggi un esempio interessantissimo di intelligenza amministrativa".

La nascita dell'ospedale dei poveri

Dopo i saluti istituzionali, diversi sono stati i momenti che hanno scandito la cerimonia. A partire dal racconto storico del Michele Riva, docente di Storia della Medicina all’università degli Studi di Milano - Bicocca con un excursus su Gerardo dei Tintori e sulla fondazione dell’Ospedale: "L’ospedale dei poveri di Gerardo nasce in un periodo, la fine del XII secolo, caratterizzato da una fioritura di fondazioni ospedaliere - ha spiegato - La stessa città di Monza vede almeno quattro strutture di ricovero per i malati attive in quegli anni. Il nuovo ospedale si distingue dagli altri per la sua indipendenza dall’autorità ecclesiastica e civile. Non viene fondato e gestito da un ordine religioso, ma da un privato cittadino: Gerardo Tintore".

"Sulla vita di questo personaggio, nato intorno al 1135 e morto nel 1207, abbiamo poche notizie. Sappiamo che appartiene ad una famiglia benestante di Monza, essendo figlio di un tintore che fece la propria fortuna grazie alla colorazione dei pannilana, attività molto diffusa e redditizia all’epoca. Alla scomparsa del padre, Gerardo decide di investire la propria eredità nella trasformazione dell’abitazione di famiglia - posta sulla riva sinistra del Lambro - in un ospedale dedicato ai poveri della città. Gerardo compie una scelta innovativa: affida la gestione dell’ospedale ad una comunità laicale di conversi, che lui stesso inizialmente guida. Pur essendo in linea con la posizione della chiesa dell’epoca, che spingeva i 'non religiosi' verso un maggiore impegno sociale, Gerardo temeva che questo nuovo modello organizzativo potesse non sopravvivere dopo la sua morte. Per questa ragione, decide di stipulare una convenzione con le autorità civili e religiose cittadine, che viene sottoscritta il 19 febbraio 1174 dall’arciprete della basilica di San Giovanni e i consoli del comune di Monza. Il documento, redatto in latino, illustra i provvedimenti adottati al fine di garantire la pacifica conduzione dell’istituzione anche dopo la scomparsa di Gerardo, in particolare in riferimento all’elezione del ministro - la più alta carica dell’ospedale - e dei conversi preposti alla cura dei malati e al conforto degli indigenti. Con questo atto, unico nel suo genere per l’epoca, il fondatore vuole assicurare l’autonomia della sua istituzione sia di fronte all’autorità civile come da quella chiericale, anche se l’una e l’altra sono invocate a garanzia dell’opera stessa. Il documento è alla base di reciproci riconoscimenti e concessioni. Da una parte si legge il desiderio di Gerardo di ottenere per il proprio ospedale il favore delle massime autorità locali, limitandone però al tempo stesso gli ambiti di ingerenza. Dall’altra si intravvede la volontà dei poteri laici ed ecclesiastici di far sentire la propria voce nella gestione di una istituzione così importante per la società".

L’intervento del  medico Davide Porta, dell’università degli Studi di Milano, ha invece illustrato le ricerche sulle spoglie di San Gerardo dei Tintori condotte dai paleo - patologi del Laboratorio di Antropologia e Odontologia forense (Labanof) diretto dalla prof.ssa Cristina Cattaneo (Università degli Studi di Milano). 

La rievocazione storica

A concludere la giornata è stata invece la suggestiva rievocazione storica della firma della Convenzione a cura del Comitato Rievocazione Storica di Monza presieduto da Ghi Meregalli.Trenta figure tra attori e figuranti di diverse associazioni del territorio, e in particolare gli attori guidati da Daniela Bonetti e i figuranti del Gruppo Amici del Borgo di Biassono, del Gruppo Sant’Agata Sovico, dell’associazione la Ghiringhella di Villasanta, dell’associazione Villasanta Medievale e del Gruppo Amici del Presepe di Lissone, accompagnati da musiche e canti dal vivo. Figuranti e attori che già nel pomeriggio hanno stupito gli utenti dell'ospedale sfilando al CUP.

Per celebrare la ricorrenza della sua fondazione, l’ospedale ha deciso di esporre il documento originale in pergamena recante la data 19 febbraio 1174, che rappresenta la più antica testimonianza relativa alla costituzione dell’hospitale pauperum gerardiano. Questo atto, normalmente custodito presso la Biblioteca Capitolare del Duomo di Monza, sarà esposto all’interno della chiesa dell’ospedale fino al 31 marzo 2024. Saranno previsti dei percorsi guidati gratuiti alla scoperta del documento e della storia dell’ospedale, curati da docenti e ricercatori di Storia della Medicina dell’università degli Studi di Milano-Bicocca. Informazioni ulteriori saranno disponibili sul sito internet dell’ospedale nei prossimi giorni.

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