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Pane su prenotazione per combattere il carovita

L'iniziativa dell'Unione artigiani per aiutare le famiglie a far fronte agli aumenti

Un modo intelligente per far fronte al carovita e risparmiare. A Monza prenotando il pane dal proprio fornaio il giorno prima, sarà possibile contribuire a contenere l'impennata dei prezzi. Questa l'iniziativa lanciata da Unione Artigiani, che invita i cittadini a pianificare i consumi anche per l'intera settimana. Programmando gli ordini, infatti, i panettieri e l'intera filiera avranno un supporto in più, avendo maggiori possibilità di tenere i prezzi finali sotto controllo, oltre che di salvaguardare la continuità della produzione, scongiurando le chiusure.

Un aiuto concreto

La campagna di Unione Artigiani di Milano e Monza-Brianza ha l'obiettivo di fornire un aiuto concreto ai panettieri, una delle categorie maggiormente colpite a causa dei rincari di energia, materie prime e farine."Vogliamo garantire un prezzo accettabile del pane per i consumatori - ha spiegato Stefano Fugazza, il presidente di Unione Artigiani, terza generazione di panettieri -. L'unica strada possibile è quella di risparmiare sui costi di produzione, che sono come minimo raddoppiati con gli incassi di prima, evitando gli sprechi". "Se riuscissimo a programmare gli acquisti dei clienti, e quindi i nostri consumi, eviteremo di buttar via farine, spegneremo i forni prima e ci risparmieremo anche qualche ora di lavoro notturno - ha continuato Fugazza -. La somma di tutte queste voci, tradotta in denaro, consentirebbe di tenere i prezzi finali sotto controllo e in questo momento, a molti colleghi, di salvare l'attività. Suggeriamo quindi ai panettieri di appendere in negozio le locandine che abbiamo preparato e di cominciare pazientemente a chiedere la collaborazione dei clienti più affezionati".

Lo smart working ha cambiato le abitudini 

"Lo smart working - continua il presidente dell'Unione - ha impattato profondamente con le abitudini di acquisto del pane. Prima del covid i fornai facevano gli incassi principali nelle prime ore del mattino. Oggi è tutto cambiato. I panettieri di quartiere lavorano molto di più nel tardo pomeriggio. Registriamo tantissimi clienti in prossimità della chiusura, quando le persone escono di casa al termine del lavoro e passano da noi a prendere il pane. Molti di loro hanno imparato a prenotarcelo dal giorno prima. È una tendenza che crediamo resterà confermata anche dopo la fine dell'emergenza e che dobbiamo imparare a gestire".

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