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Attualità Cederna-Cantalupo

La "biblioteca diffusa" tra negozi, ospedale e condomini del quartiere

L'idea a Monza: scaffali realizzati recuperando vecchie cassette o elettrodomestici che non si usano più

Il "virus" buono della cultura si diffonde contagiando non solo i luoghi deputati (scuole, biblioteche, università) ma arrivando nei condomini, nei bar, nei negozi e persino in ospedale. Questo, in sintesi, il progetto "Liber Liber.i" presentato da Elisa Bompadre alla consulta del quartiere di Cederna di Monza.

Alla base l'idea di coinvolgere tutto il quartiere nella sua passione per la lettura realizzando e installando i contenitori del book-crossing in diversi punti del popoloso rione monzese. Tutti possono ospitare una piccola libreria gratuita: nell'androne del condominio, nel corner della latteria del rione, all'ingresso dell'ospedale di via Amati, ma anche nell'orto sociale, nei giardinetti pubblici. 

Basta solo buona volontà (buone mani di falegnameria per realizzare i contenitori, che possono anche essere fatti con vecchi frigoriferi o fornetti). "L'idea è creare un circolo virtuoso di piccole biblioteche gratuite - spiega la promotrice -. Intorno si sviluppano buone pratiche di comunità, tutti possono diventare protagonisti, prendendo o portando libri". Il sogno è quello di vedere installate le mini biblioteche in diversi punti del quartiere Cederna-Cantalupo: nei luoghi di aggregazione dove si riuniscono le mamme, i pensionati, i ragazzi. Invece di stare seduti sulla panchina con il cellulare il mano si può prendere un libro dalla mini biblioetca allestita nel giardino e iniziare a leggere. E poi portare quei libri che teniamo nella nostra libreria privata nelle "biblioteche diffuse" così che chi ama leggere avrà solo l'imbarazzo della scelta. 

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