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La protesta / Piazza Cambiaghi

A Monza i ciclisti (ma non solo) protestano: ecco perché scendono in strada

Una mattinata di manifestazione quella promossa da Fiab Monza in Bici

L’appuntamento è per domenica 10 marzo, dalle 10 alle 13 , in piazza Cambiaghi. Una mattinata di volantinaggio e di informazione quella promossa dai ciclisti contro il nuovo codice della strada del ministro Matteo Salvini. 

I motivi della protesta 

Una protesta, quella promossa da Fiab Monza in bici - alla quale hanno aderito anche Legambiente, Aria Pulita Monza, Mag2 - che è diffusa a livello nazionale. Molte le criticità che i ciclisti contestano al nuovo provvedimento. In primis la “detassazione” della multa in caso di attraversamento di Ztl senza autorizzazione più volte al giorno. Il nuovo codice prevede che il Comune potrà multare iul trasgressore una volta sola. “In questo modo - denuncia Fiab - verrà ridotto in modo irragionevole l’efficacia deterrente della sanzione. Anzi, incentivando la ripetuta violazione e pericolosità in strada”. I ciclisti inoltre denunciano la futura diminuzione di aree a basse emissioni e Ztl “che porteranno più malattie cardiovascolari e respiratorie”. Ma quello che maggiormente condannano è la “minore possibilità per i sindaci e per i comuni di esercitare la propria prerogativa più importante: garantire salute e sicurezza ai propri concittadini nelle strade. Perché tariffe di sosta, nuove Ztl, aree pedonali e piste ciclabili, quasi tutto verrebbe deciso – e reso più difficile – dal governo e dal ministero. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano Sicurezza Stradale 2030".

In piazza anche il Movimento 5 Stelle 

Una protesta alla quale parteciperà anche il Movimento 5 Stelle che con il gruppo territoriale Monza Est ribadisce:  “Ci schieriamo senza riserve al fianco di tutti i ciclisti nella protesta contro lo scellerato progetto di riforma del codice della strada del tutto in antitesi con le norme europee e con le stesse indicazioni dei Ministeri - si legge nella nota ufficiale dei grillini -. Insomma il solito pasticcio all’italiana e più nello specifico, “alla padana” Sensibilizziamo gli elettori alla riflessione su questi tentativi di essere “contro” per il solo gusto di essere anticonformisti senza pensare alle conseguenze per la vita e la sicurezza dei cittadini. Basta con queste ridicolaggini che strizzano l’occhio a comportamenti che depenalizzano condotte scorrette come la riduzione delle multe sull’alta velocità”. Il M5S ribadisce, al fianco dei ciclisti monzesi, l’importanza della mobilità green: “La mobilità su due ruote aiuta a ridurre l’inquinamento, gli italiani amano il ciclismo e Matteo Salvini dovrebbe cominciare seriamente a prenderne atto”, ribadiscono. 

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