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La Monza del futuro

Ecco che cosa serve per avere una vera città green (non solo piste ciclabili)

Nuccio Nasca (Cittadini per l'aria): "Servono più controlli della qualità dell'aria. Non bastano 2 centraline di Arpa, di cui una all'interno del Parco". Ma non solo

Ben venga limitare le auto in città, ma per muoversi i cittadini hanno bisogno di mezzi pubblici. Più pullman, anche la sera. Questa una delle richieste avanzate da Nuccio Nasca (del gruppo Cittadini per l’aria) in occasione dell’assemblea pubblica svoltasi il 12 ottobre a San Rocco in occasione della presentazione del Libro Bianco.

Che Monza sia una delle città più inquinate d’Italia e d’Europa è ormai un fatto risaputo. Nasca, però, durante il suo intervento ha avanzato riflessioni e proposte che vanno ben oltre il disincentivo dell’uso della auto private per muoversi in città, purtroppo scelta abbracciata da molti monzesi anche per brevi, o brevissimi spostamenti.

“Comune di Monza ben venga rinunciare alle auto, ma dacci più mezzi pubblici -  ha spiegato -. Aumentandone la frequenza e l’orario serale”. Grazie a un campionamento condotto la scorsa primavera dal gruppo Aria Pulita Monza era emerso che le vie più inquinate di Monza sono Cavallotti, Manzoni, Romagna e Taccona. Bollino arancione in via Braille, Pergolesi, Cattaneo, Oslavia, Col di Lana, Torneamento, Prima, Pellettier, piazza Citterio, via Monte Cervino, viale Romagna, via San Fruttuoso, D’Annunzio, Murri, Sant’Albino, Mameli, Adda e Lombardia. Se la passano meglio, ma i valori sono comunque elevati, in via Monte Bisbino, Raiberti e Santa Maddalena.

Prima di tutto serve un maggiore monitoraggio, soprattutto per quanto riguarda le polveri sottili. “Da anni la nostra città si è ‘affidata’ ai dati provenienti dalle uniche 2 centraline Arpa presenti in città: una  in via Machiavelli, strada a senso unico, mai trafficata, confinante con la scuola Puecher; l’altra all’interno del Parco, viale Mirabellino”, ha ricordato Nasca.  

Ma non basta. Nasca ha ricordato l’importanza di introdurre le zone 30 in tutta la città (tranne nelle arterie principali: viale Lombardia, viale Campania, viale Stucchi, via Fermi fino alla Rotonda di viale Libertà via Cantore, via Boccaccio, viale Battisti). Stop alle auto anche davanti alle scuole negli orari di ingresso e di uscita implementando il progetto del “pedibus” che restituisce ai bambini e ai ragazzi non solo un’occasione di socializzazione mentre vanno a scuola ma permette loro di svolgere attività fisica. “Bisogna cercare di incentivare i monzesi a muoversi a piedi per quei piccoli spostamenti entro i 4 km, oppure usando i mezzi pubblici, o la bici, o il monopattino elettrico”,  ha concluso Nasca.

Tra gli altri provvedimenti presentati da Nasca anche quello di incentivare l’installazione di impianti di riscaldamento alimentati da energia da fonti alternative  (non fossili), anticipando le direttive europee; per le consegne in città utilizzare mezzi di piccole dimensioni con motori meno inquinanti del diesel riproponendo così il blocco diesel entro il 2025; limitare l’uso delle auto in centro sostituendolo parzialmente con pullmini navetta elettrici con collegamenti in partenza dalla stadio e dalla zona Parco (con passaggi anche all’ospedale San Gerardo).

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