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Politica / Lazzate

Perché i big della Lega erano riuniti in Brianza

A Lazzate anche i ministri Garavaglia e Giorgetti

I big della Lega c'erano tutti: il governatore Attilio Fontana, i ministri Massimo Garavaglia e Giancarlo Giorgetti. E ancora Massimiliano Romeo e Paolo Grimoldi. E in collegamento Skype anche il leader Matteo Salvini. Oltre a decine di sindaci del territorio, assessori, consiglieri comunali e regionali, e naturalmente i  militanti del Carroccio.Erano tantissimi venerdì sera i partecipanti alla grande cena in piazza a Lazzate organizzata per ricordare il decimo anniversario della scomparsa di Cesarini Monti, uno dei maggiori esponenti della Lega (non solo in Brianza). Una grande cena di gala organizzata nella "sua" Lazzate replicando così l'evento che nel 2005 lo stesso Cesarino Monti aveva organizzato nel borgo. 

L'evento è stato anche il debutto dell'associazione "Amici di Cesarino" nata proprio per ricordare il lavoro svolto dal borgomastro. Giancarlo Giorgetti, nel suo saluto iniziale, ha riconosciuto a Cesarino Monti il merito di essere riuscito, con il suo caparbio lavoro nelle aule del Parlamento, di coronare la nascita della nuova provincia di Monza e Brianza. Durante la serata è stato proiettato un filmato inedito con gli interventi degli amici di Cesarino, degli uomini e le donne che lo hanno accompagnato nella sua vita sociale e politica. Attilio Fontana ha ricordato l’esperienza insieme nella Co.Nord (Confederazione Comuni e Province del Nord), al suo fianco il consigliere regionale Andrea Monti ha lanciato lo stesso Fontana alla riconferma nelle prossime elezioni regionali, ricordando "come Fontana è un Sindaco diventato Presidente di Regione che ha guidato e accompagnato la Lombardia nei due terribili anni del covid". 

Tra i ricordi più commossi anche quello di Marco Mariani (ex sindaco di Monza e oggi consigliere regionale della Lega) che con un post su Facebook ha ricordato, non solo la lunga militanza, ma anche la lunga amicizia con Cesarino Monti. "Si confidava con me durante il periodo della malattia, condividevamo speranze e delusioni; lui comunque sempre “in pista” rispetto al suo dovere di personaggio pubblico altamente responsabile, dovere espletato con coraggio e abnegazione fino all’ultimo. Cesarino caro, resti per sempre persona fondamentale non solo nella storia della Lega, ma anche nella mia vita politica e personale e, naturalmente, in quella di tutti coloro che ti hanno conosciuto e stimato e che continuano a volerti bene".

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