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La storia

Sami a 50 anni resta senza casa e lavoro e nell'attesa aiuta le famiglie in difficoltà

La storia di solidarietà di un 50enne originario della Tunisia che da 30 anni vive e lavora in Brianza

La sua vita purtroppo adesso è in mezzo a una strada. Dopo quasi 20 anni di lavoro in una nota azienda di stampe di tessuti in Brianza si è ritrovato in mezzo a una strada. La perdita del posto di lavoro, la difficoltà a trovarne un altro e nel frattempo l’impossibilità a pagare un affitto fino allo sfratto. Ma lui non si arrende e mentre cerca di risollevarsi non sta con le mani in mano ma aiuta come interprete l’Armadio dei poveri e altre associazioni che operano nell’aiuto ai più fragili.

Questa la storia di Sami, 50enne originario della Tunisia che è arrivato in Brianza quasi 30 anni fa. Prima, ancora 13enne, ha vissuto in Francia grazie a una borsa di studio che gli ha permesso di completare il percorso scolastico e di migliorare la conoscenza del francese. Poi la scelta di venire in Italia. “Mi sono trovato bene, ho trovato subito un posto di lavoro in un’azienda di Carate Brianza - racconta alla redazione di MonzaToday -. Conducevo una vita normalissima: avevo una casa a Monza, un posto sicuro, mi sono perfettamente integrato e ho imparato bene anche l’italiano. Oltre a parlare l’arabo, i vari dialetti del Nord Africa e il francese. Ero indipendente e ogni anno riuscivo anche a mettere via i soldi per tornare in Tunisia a trovare i miei genitori”.

Poi, nel 2019, alla vigilia della pandemia l’azienda dove Sami lavorava da 19 anni ha chiuso trasferendosi all’estero. “Ho cercato subito una nuova occupazione - racconta -. Ma i 3 anni di emergenza sanitaria logicamente non hanno aiutato e nel frattempo diventavo sempre più vecchio per il mondo del lavoro”. Successivamente Sami oltre ad aver perso il lavoro ha perso anche la casa  e ha iniziato una vita in mezzo alla strada.  “Mi sono rivolto naturalmente alle associazioni e agli entri presenti sul territorio che mi stanno dando una mano - continua -. Io, però, con le mani in mano non posso stare. Sono giovane e voglio continuare a vivere in Brianza”. Un volto noto tra i volontari delle associazioni di volontariato di Monza che si occupano delle persone senza fissa dimora. Tanto che Sami ha deciso nel frattempo di ringraziare chi gli sta dando una mano mettendosi a disposizione come interprete.

Due volte alla settimana, quando l’Armadio dei poveri distribuisce i vestiti alle persone in difficoltà Sami aiuta con la traduzione. “Molte delle persone sono straniere, tante provengono dal Nord Africa o comunque da ex colonie francesi - racconta -. Per me è una piacere mettermi a disposizione: aiutare i volontari a capire le necessità di queste famiglie o persone che sono arrivate a Monza, e queste persone a chiedere aiuto. Per me questi volontari sono angeli, mi stanno aiutando in questo momento di estrema difficoltà ed è un piacere indossare la loro pettorina. Mi sembra giusto ricambiare gli aiuti che sto ricevendo. Non solo materialmente, ma anche moralmente e nel disbrigo delle faccende burocratiche. Nel frattempo tra le mille vicissitudini sono in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno che certamente sarà un ulteriore aiuto a trovare magari anche una piccola occupazione". 

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