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L'ennesimo caso

La serata da incubo di Barbara: "Sequestrata al ristorante". Arrivano i carabinieri

Al centro della disputa, manco a dirlo, un altro "scontrino pazzo".

Insomma, dopo la vicenda del toast tagliato in due, dopo quelle sul piattino vuoto a pagamento in un'osteria ligure (che nei giorni scorsi, per un caso di omonimia, aveva fatto finire nella gogna dei leoni da tastiera un ristorante monzese) e quelle sul conto di 60 euro per due caffè e due bottiglie d'acqua, continuano le vicende legate all'emissione di "scontrini pazzi". Anche stavolta il teatro della vicenda è il lago di Como.

Una cena al ristorante sul lago e quello che doveva essere un sabato sera di relax e convivialità si è trasformato in un incubo per Barbara e sua figlia di 12 anni. Che ha raccontato telefonicamente la sua versione dei fatti, che ha davvero dell'incredibile, a QuiComo: "Ho ordinato del pesce alla griglia e ho chiesto quale contorni avessero. Mi hanno risposto che erano disponibili dei fagiolini o delle verdure grigliate e io ho chiesto se potevo avere un mix delle due cose. Al momento nel conto mi hanno però inserito due contorni, di cui uno misteriosamente al costo di 4 euro mentre nel listino sono tutti a 3, 50 euro. Mi rifiuto (per principio) di pagare e accenno in segno di protesta a lasciare il ristorante. Vengo letteralmente placcata dal proprietario che chiude il grande cancello elettrico. Per poco non mi ha picchiato. Ho dovuto chiamare i carabinieri".

Ma non è tutto. Da quanto raccontato telefonicamente dalla signora Barbara, la figlia minorenne era rimasta dall'altra parte del cancello. "Nel mentre, ci spiega, hanno cominciato a insultarmi e a darmi della ladra e lo stesso hanno fatto con mia figlia che non c'entrava niente. Mi sembrava un film dell'orrore. Sono arrivati i carabinieri e io il conto l'ho pagato (mi hanno tolto l'antipasto in più a 4 euro) perché il punto non è mai stato quello e dopo essere stata di fatto "sequestrata" la questione si è spostata su un altro piano. Questa non può essere chiamata ospitalità, mi sembrava di essere in un film dell'orrore". 

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