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La solidarietà della grande famiglia Crucitti finisce in tv: 11 figli e un aiuto ai più bisogni

Fino al 7 agosto uno spot per far conoscere l'associazione e raccogliere fondi per sostenere le attività

La solidarietà finisce in tv. Fino al 7 agosto sulle reti Mediaset andrà in onda lo spot dell’associazione “Fede, Speranza e Carità”. Un sodalizio che, nato dalla generosità del bresciano (d’adozione) Antonello Crucitti, è presente e attiva da anni anche a Monza e Brianza.

Antonello Crucitti, sposato con Angela e papà di 11 figli, da sempre ha fatto della solidarietà il filo conduttore della sua vita e dell’educazione dei suoi ragazzi.

Durante il lockdown le richieste d’aiuto da Monza sono sensibilmente aumentate. Grazie al passaparola e a un team di volontari gli “sos” arrivano direttamente alla sede, e periodicamente giungono a Monza ricche spese per le famiglie in difficoltà. Non semplici sacchetti, ma scatoloni con asta, riso, passata di pomodoro, legumi, zucchero, olio, formaggio, latte, biscotti e brioche.

Proprio come è successo alcuni mesi fa quando è arrivata una richiesta di aiuto dall’Istituto comprensivo di via Correggio a Monza. La dirigente, Anna Cavenaghi, aveva contattato il volontario monzese Davide Pacetta per chiedere una mano per quelle 36 famiglie di studenti del suo comprensorio che, purtroppo, stavano attraversando un momento di difficoltà. La pandemia aveva messo in ginocchio i genitori di tanti suoi alunni. Crucitti ha riempito il furgone dell’associazione, e ha consegnato un ricco pacco alimentare a perfetti sconosciuti.

“Non forniamo solo un aiuto alimentare - precisa Antonello Crucitti - Il nostro compito è stare al fianco di chi sta vivendo un momento di difficoltà. Capita a tutti. L’importante è non essere mai soli, avere sempre una spalla su cui piangere, un punto di riferimento, un amico”.

Antonello Crucitti non dimenticherà mai quel monzese che, grazie al suo tempestivo intervento, non ha compiuto un gesto estremo. “Periodicamente telefono alle persone che aiutiamo - ricorda - Anche quando, magari, non hanno più bisogno di un aiuto economico. Quel giorno telefonai a un uomo di Monza a cui in passato avevamo consegnato alcuni pacchi alimentari. Quel giorno era terra: era distrutto, e mi disse che voleva farla finita. Sono corso da lui. Sono salito in macchina e ho cercato di raggiungerlo il prima possibile. Fortunatamente questa storia ha avuto un lieto fine”.

Tutti i dettagli per sostenere l’associazione sul sito www.fedesperanzacarita.com o all'email info@fedesperanzacarita.com

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