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Domenica, 28 Aprile 2024
Sanità

Lista d'attesa troppo lunga per una tac, ma i medici monzesi gli fanno subito l'esame

"Diversamente che altrove hanno pure chiamato il radiologo a casa per farci avere l'esito prima del previsto". La storia di E.R.

Sono stati i medici monzesi, e nello specifico quelli del Gruppo San Donato Clinica Zucchi di Monza, a eseguire una tac urgente e non differibile sul marito. Non solo. Dopo aver valutato la complessità del caso hanno pure chiamato il radiologo a casa, prima dell'inizio del suo turno di lavoro, per permettere ai due coniugi di avere il referto prima dei tempi previsti e non perdere altro tempo prezioso.

È una vicenda che è cominciata il 9 di agosto quella raccontata da E.R. alla redazione di MonzaToday. Residente nel lecchese, la donna si è infatti rivolta all'ospedale di Lecco insieme al marito per prenotare un'ecografia e una tac, prescritte dal loro medico di base e contraddistinte dall'impegnativa con bollino verde. Ovvero quello relativo alle prestazioni urgenti e non differibili oltre le 72 ore. "Avevo già precedentemente chiamato il centro unico di prenotazione regionale ma mi era stato detto che non c'erano posti disponibili nell'immediato. E così ho pensato che rivolgendomi direttamente all'ospedale mio marito avrebbe avuto la possibilità di fare gli accertementi nei tempi previsti - ha raccontato -  Putroppo, arrivata allo sportello, mi sono invece sentita rispondere che anche all'ospedale non c'erano posti disponibili, perché ad agosto i medici sono in ferie e i reparti chiudono temporaneamente. Mi hanno dunque fissato l'ecografia per il 17 agosto e la tac per il 16, il giorno precedente. Ben oltre, quindi, il limite massimo di 72 ore previsto per le prestazioni urgenti".

Già preoccupata per la salute del marito, e dispiaciuta per il fatto di non aver ricevuto un trattamento cui invece avrebbe avuto diritto, la donna nella giornata del 14 agosto ha ricevuto un'altra amara sorpresa: "Mi hanno chiamato dall'ospedale dicendomi che la tac non potevano più farla perché la macchina si era rotta. E mi hanno poi spostato la prestazione per il 21 agosto all'ospedale di Merate". Non potendo fare nulla, al momento, la donna suo malgrado ha accettato. Ma non ha smesso di cercare un'altra soluzione. Che è arrivata il giorno dopo Ferragosto. "Mi sono rivolta nuovamente al centro unico di prenotazione perché non volevo perdere altro tempo prezioso e per fortuna mi è stato proposto un appuntamento per il 16 di agosto alla Clinica Zucchi di Monza, per la tac". Una buona notizia per la quale la lecchese ancora oggi non smette di plaudire, anche e soprattutto per il "trattamento speciale" che i medici monzesi hanno riservato a lei e al marito malato. "Non si sono limitati ad eseguire la tac - ha spiegato - Non appena si sono resi conto che le condizioni di salute di mio marito non erano da sottovalutare, infatti, hanno telefonato a casa al radiologo chiedendogli di cominciare prima il turno di lavoro per darci la possibilità di avere l'esito dell'esame validato in anticipo rispetto ai tempi previsti dai protocolli. Siamo così usciti dalla clinica con il referto in mano e senza essere costretti a perdere altro tempo". 

Un atto non dovuto ma che per la donna è stato la dimostrazione dell'agire con coscienza e lungimiranza dei medici monzesi. "Diversamente è andata purtroppo a Lecco, dove invece non solo non sono stati rispettati i tempi di attesa previsti per le visite urgenti e nemmeno mi è stato proposto quanto, per legge, spetterebbe a chi ha necessità di prestazioni in regime di priorità. Ovvero le prestazioni in regime libero  - professionale (intramoenia ndr) a spese dell’azienda sanitaria locale, riservando al cittadino solo il pagamento del ticket". Il ricorso al privato con il solo pagamento del ticket, dunque. Un'opzione appunto prevista per legge ma spesso disattesa. "Una persona non decide autonomamente quando ammalarsi, e se succede ad agosto credo debba avere comunque la possibilità di potersi curare - ha concluso la donna - Se esistono delle priorità e delle urgenze, credo sia giusto permettere ai cittadini di usufruire di quello che è un loro diritto. i medici monzesi, nel nostro caso, ce lo hanno permesso. E per questo li ringrazio". 

La redazione di MonzaToday ha contattato l'ospedale di Lecco nella giornata di lunedì 22 agosto ed è in attesa di chiarimenti in merito alla vicenda.

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