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Domenica, 28 Aprile 2024
il caso / Seveso

Quella telefonata del sindaco (per il gatto) che ha fatto infuriare la minoranza

Il telefono ha squillato durante l'inno di Mameli. L'opposizione ha scritto al prefetto e al ministero degli Interni

Non appena è iniziato l'inno nazionale è squillato anche il telefono del primo cittadino. Una telefonata che il sindaco di Seveso Alessia Borroni attendeva con urgenza: una triste questione familiare che avrebbe dovuto concludere in tempi strettissimi, ma la cui comunicazione è arrivata nel momento meno appropriato. Quella telefonata non è passata inosservata all'opposizione che ha inviato una lettera al prefetto Patrizia Palmisani e al ministero degli Interni chiedendo di intervenire. 

Il primo cittadino, infatti, durante le celebrazioni ufficiali del 4 novembre in piazza a Monza insieme agli altri sindaci arrivati da tutta la Brianza, aveva risposto alla telefonata del veterinario che era arrivata proprio mentre veniva cantato l'inno nazionale. Borroni si era allontanata per qualche istante. Ma la decisione di rispondere alla telefonata proprio nel momento istituzionale non è piaciuta alla lista civica Allievi che ha inviato una lettera al prefetto e al capo di gabinetto del ministero degli Interni per chiedere un intervento in merito all'episodio allegando anche il video che riprendeva la scena. 

"Il comportamento del sindaco di Seveso - si legge nella lettera che il consigliere comunale David Carlo Galli ha inviato alle istituzioni - ha evidentemente colpito la nostra comunità locale. Il gruppo consiliare del quale faccio parte, all’interno del consiglio comunale di Seveso ha ritenuto di fare un comunicato per stigmatizzare la mancanza di rispetto del sindaco Alessia Borroni. La stessa non ha esitato a rispondere, confermando di aver effettuato la telefonata durante l’esecuzione dell’inno nazionale scrivendo sul suo profilo Facebook. Ho quindi appreso che il sindaco di Seveso, vestito in forma ufficiale, ha ritenuto di mancare di rispetto alla cerimonia del 4 novembre per organizzare la cremazione del gatto. Credo che converrete con me che questo comportamento e la giustificazione del sindaco di Seveso Alessia Borroni sono assolutamente inaccettabili e oltraggiosi dei simboli della nazione". 

Sulla vicenda MonzaToday ha contattato la diretta interessata. “È vero mi sono allontanata giusto un minuto per rispondere alla telefonata del veterinario. Il giorno prima, purtroppo, il mio gatto di 12 anni era morto e aspettavo urgentemente la telefonata del veterinario per la sua cremazione. Una telefonata che, ironia della sorta, è arrivata proprio mentre c'era il momento istituzionale. Mi sono allontanata e nell'arco di neanche un minuto sono ritornata alla postazione". Borroni è molto amareggiata per il gran polverone sollevato sulla vicenda. Il sindaco di Seveso era molto legato al suo gatto giunto dopo un grave problema familiare e che era diventato subito parte integrante della vita domestica la cui morte improvvisa ha portato un immenso dolore. "Fa molto male questo attacco personale, ma ormai l'opposizione si sta attaccando a tutto, senza portare attacchi costruttivi, ma facendo esclusivamente accuse nei confronti delle persone”.

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