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La Villa Reale diventa internazionale: a studiarla 70 studenti da tutto il mondo

In queste settimane la Reggia al centro di studi e di approfondimenti da parte di un copioso team di studenti

Arrivano da tutto il mondo: Cina, India, Sud America, Turchia, Lituania, Russia, Serbia, Francia, Svezia, Austria, ed Egitto. E naturalmente anche dall'Italia. Si tratta degli studenti del corso di Restauro architettonico del Politecnico di Milano che hanno avuto il privilegio di analizzare strutturalmente la Reggia del grande artista e architetto Giuseppe Piermarini.

Un progetto iniziato alcune settimane fa e che vede i futuri restauratori conoscere le tecniche costruttive antiche e a riconoscere il valore dell’autenticità della materia plasmata dal tempo, fragile ma preziosa e ricca di conoscenza. Gli studenti - impegnati in un'esercitazione sul corso integrato di Conservazione e di Tecniche avanzate di rilievo – sono impegnati nell’apprendimento di come si formula un progetto di restauro, basato sulla conoscenza di materiali e tecniche costruttive storiche;  sulla comprensione dei problemi di degrado e di dissesto e delle conseguenti tecniche di intervento; sui metodi specifici per dare agli edifici antichi agibilità e accessibilità a fronte delle attuali e future esigenze. Il tutto ovviamente in funzione di una valorizzazione che richiede una specifica riflessione e la consapevolezza del contesto territoriale in cui ci si muove. Per fare tutto questo gli studenti utilizzano moderni strumenti e metodi digitali, dalle nuvole di punti ottenute con il laser scanner alle tecniche di rappresentazione funzionali alle diverse fasi del processo.

"L'osservazione diretta ha uno straordinario valore didattico - spiega la professoressa Rossella Moioli del Politecnico di Milano -  e la diversità degli sguardi degli allievi moltiplica i percorsi di riconoscimento dei valori".

“La presenza di così tanti studenti del Politecnico di Milano, provenienti da molte parti del mondo, è assai significativa - aggiunge l'assessore comunale di Monza  Arianna Bettin che ha la delega alla Villa, al Parco e all’Università - perché da un lato mette in evidenza il valore assoluto del nostro bene monumentale e dall’altro consolida l’aspirazione della Reggia di divenire punto di riferimento per la formazione universitaria di altissimo livello. Due tematiche che l’amministrazione, anche attraverso il Consorzio, vuole perseguire nella gestione del capolavoro del Piermarini”.  

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