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Il progetto / Desio

Nella villa brianzola confiscata alla mafia aprirà il villaggio della riabilitazione

A realizzarlo l'Aias di Monza

In quella villa di oltre 400 mq, con un grande cortile, un terreno agricolo e un capannone tra poco sorgerà il Villaggio dell’inclusione. In quella struttura confiscata alla mafia e di proprietà del comune di Desio tanti ragazzi e giovani con disabilità impareranno a diventare autonomi.  Un progetto unico nel suo genere quello che verrà realizzato nel comune brianzolo, nell’area immobiliare nelle vie Ferravilla e Bovisio. Un progetto che vedrà come protagonista l’Aias di Monza (Associazione italiana assistenza spastici), storico sodalizio brianzolo punto di riferimento per la riabilitazione fisica, ma anche per l’inserimento nel mondo del sociale, dello sport e del lavoro. Un sogno diventato realtà nel progetto Aias Desio Inclusive Village.

Il progetto

Il compendio immobiliare di via Ferravilla/via per Bovisio - un fabbricato di 415 mq, con cortile cementato di circa 400, un terreno agricolo di circa 2.735 e un capannone semigrezzo - è stato definitivamente assegnato per vent’anni al sodalizio guidato da Gaetano Santonocito.  Il progetto tecnico consiste nella ristrutturazione dell’intero compendio immobiliare, suddiviso in quattro aree di intervento. Nella struttura confiscata alla mafia sorgerà un centro di riabilitazione, un centro diurno continuo, un servizio di formazione all’autonomia (SFA, in prevalenza dedicato a giovani di età fra i 15 e 25 anni), oltre a un sodalizio sportivo, ludico e ricreativo, con attività di sport-therapy e orto-therapy, finalizzato a facilitare l’inclusione delle persone con disabilità.  All’interno del centro verranno attivati i servizi di fisioterapia ambulatoriale e domiciliare, pet therapy, rieducazione neuropsicologica, musicoterapia, psicomotricità, sistema terapeutico Nirvana, logopedia, comunicazione aumentativa alternativa (C.A.A.), terapia occupazionale, riabilitazione equestre. “Il lavoro di recupero e di valorizzazione dei beni confiscati alla mafia richiede un impegno continuo e intenso - commenta il sindaco Simone Gargiulo – e il fatto di potere ospitare una tale struttura riabilitativa sul nostro territorio, che sarà funzionale a partire dall’anno prossimo, è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione. Uno strumento innovativo che anticipa l’attenzione che sarà rivolta a ogni singolo paziente con percorsi personalizzati, realizzabili grazie alla presenza di specialisti e di professionisti”. 
 

Lavori e costi

Il compendio immobiliare sarà adeguato a finalità sociosanitarie con interventi di recupero riabilitativo per le disabilità infantili e dell’adulto attraverso un’integrale ristrutturazione della villa usata ad abitazione piano terra. Un immobile green con sistema fotovoltaico ed accumulo. Il piccolo deposito annesso alla struttura verrà abbattuto, ricostruito e ampliato: lì verranno realizzati  spogliatoi e bagni a servizio delle aree sportive, anche durante la chiusura dello SFA e degli interventi di riabilitazione.  Il totale di spesa degli interventi ammonta a 1.000.000,00 euro, di cui 237.500,00 euro per “immobile A” e “area D”,  495.000,00 euro per “immobile B”, 188.000,00 euro per “area C”,  79.500,00 euro per spese tecniche (progettazione, DL, sicurezza, accatastamento) totalmente a carico dell’Ente del Terzo Settore, che sosterrà in parte con fondi. Aias dovrà  ristrutturare il compendio immobiliare secondo il progetto tecnico di fattibilità presentato in sede di gara, oltre ad accollarsi tutti gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria, compresi quelli relativi alla messa in funzione e all’esercizio degli impianti e dei servizi, così come tutte le spese di gestione.

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