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Lo studio scientifico brianzolo che ha dato una speranza ai pazienti oncologici inoperabili

Il 24% dei pazienti ha avuto regressione della malattia e la possibilità di essere sottoposti a un intervento

Per loro la scienza non aveva dato speranze: avevano metastasi epatiche causate da un cancro al colon-retto  definito inizialmente non operabile. Ma per il 24% di loro, grazie a cicli specifici di chemioterapia, la condizione è stata riportata alla fase di trattamento chirurgico curativo, sia per il fegato sia per l'altra forma tumorale.

Un grande successo lo studio scientifico condotto dalla Chirurgia generale dell'ospedale di Vimercate, dall'Oncologia dell'ospedale universitario di Ancona e dal Policlinico di Milano. Uno studio al quale hanno collaborato diversi specialisti impegnati in centri europei e che nei giorni scorsi ha portato alla pubblicazione di un articolo scientifico su Cancers, rivista internazionale tra le più autorevoli ed esclusive al mondo.

Lo studio ha analizzato le storie cliniche di 690 pazienti di cui 290 affetti da metastasi epatiche in seguito ad un cancro del colon-retto, valutati inizialmente ‘non operabili’. Successivamente sottoposti a specifici cicli di chemioterapia, il 24% di loro (una percentuale sorprendente) è stato riportato ad una condizione di trattamento chirurgico curativo, sia al fegato sia al tumore iniziale. Una bella notizia, che apre le porte a nuove importanti passi per la scienza e la medicina anche nella cura di quella che - ad oggi - vengono catalogati ancora come tumori inoperabili. 

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