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Cronaca

Più controlli e meno reati ma aumentano (con il lockdown) le violenze in casa a Monza

Rispetto all'anno precedente diminuiscono tutti i tipi di reati, dai furti allo spaccio: aumentano a Monza invece i casi di maltrattamento (+38%)

Meno reati, meno furti - anche quelli nelle abitazioni - e addirittura meno droga. Preoccupa invece la violenza, in particolare quella tra le mura domestiche. Soprattutto a Monza.

I dati sull’andamento della criminalità in Provincia di Monza e della Brianza sono stati presentati nell’ambito di una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, riunitosi in prefettura alla presenza anche del Procuratore della Repubblica Claudio Gittardi. E per l’anno 2020 - in concomitanza con il lockdown e la pandemia - è stata registrata sia nel capoluogo che in tutta la Brianza una netta diminuzione dei reati con un calo del 18% in provincia e del 15% a Monza.

"I lividi dove non si vede: la violenza non va in lockdown"

A calare sono state un po’ tutte le tipologie di crimini, contro il patrimonio (-24,82% in Provincia; -18,65% a Monza), furti (-33,11% in Provincia; -26,32% a Monza) e in particolare quelli in abitazione (-45,69% in Provincia; -50,36% a Monza). Una tendenza analoga è stata rilevata anche con riferimento all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti (-13,38% in Provincia; -31,43% a Monza).

Aumento di maltrattamenti in casa a Monza

Il lockdown, con la convivenza forzata, ha portato però anche un aumento di reati e violenze di genere consumate soprattutto tra le mura domestiche. Se il numero delle violenze sessuali sia in provincia che nel capoluogo brianzolo resta negativo rispetto al 2019 (-24,62% in Provincia; -7,69% a Monza) per i maltrattamenti in famiglia lo scarto si fa più sottile con -3,3% in Brianza e un dato invece significativo per la città di Monza: +38,2% con 47 casi denunciati di maltrattamenti. Tradotto in numeri 13 in più rispetto all’anno precedente. Nel corso del 2020 invece - secondo i numeri diffusi dal Cadom - sono stati 216 i contatti avuti, alcuni rimasti solo richieste di aiuto telefoniche o supporto altri invece si sono trasformati in percorsi. Una settantina le donne che si sono rivolte per la prima volta al centro.

“Il 2020 è stato il primo anno in cui la Provincia di Monza e della Brianza ha potuto contare sulla piena operatività dell’assetto territoriale delle Forze di polizia, giunto a compimento nell’aprile del 2019. Ciò ha permesso di implementare non soltanto il numero di operatori, ma più in generale l’efficacia e la qualità dell’azione di polizia, in chiave tanto repressiva quanto preventiva. Oggi più che mai, infatti, le Forze dell’Ordine sono chiamate ad avvicinarsi ai cittadini e ad essere presenti in qualunque momento, così contribuendo in maniera decisiva anche sul piano della sicurezza percepita da parte della collettività” ha detto il prefetto Patrizia Palmisani, commentando i dati.

 Meno reati, più controlli

Grazie al lavoro coordinato della Questura, del comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della polizia locale del capoluogo brianzolo nel 2020 si è registrato un aumento importante delle persone controllate (+22,23% in Provincia; +53,83% a Monza) e dei veicoli sottoposti ad accertamenti (+36,03% in Provincia; +66,76% a Monza) dalle Forze di polizia territoriali, anche ai fini della vigilanza sul rispetto delle misure di contenimento e contrasto del contagio.

“I dati rilevati” ha commentato il Prefetto Palmisani “sono un segnale tangibile della qualità dell’apparato della sicurezza di questa Provincia, un sistema eterogeneo di Forze di polizia, specialità e Polizie locali che fa della sua natura composita una risorsa a servizio della collettività. La riduzione dei reati registrata nell’anno 2020 si pone in linea di continuità con una tendenza ormai consolidata a livello tanto nazionale quanto locale. Gli importanti risultati raggiunti sul piano del contrasto alla criminalità devono ora essere accompagnati da un’azione sempre più efficace, da parte di tutte le autorità di governo territoriali, anche sul piano della percezione della sicurezza, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il decoro e la vivibilità delle nostre città”.

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