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Cronaca

Sono arrivati a Monza i bimbi salvati dalla guerra: pupazzi nello zainetto e sorrisi dopo un viaggio di 20 ore

Il pullman con 50 donne con i loro bambini - alcuni malati oncologici - è giunto in città martedì sera. La macchina della solidarietà

Un orsacchiotto che spunta da uno zainetto dove insieme a qualche gioco ci sono speranze e paure. Un bagaglio piccolo dove hanno infilato vite e sogni. scappando dalla guerra. E per far sentire a casa e far dimenticare, anche per qualche istante, a quei piccoli l'orrore da cui sono fuggiti, basta un guanto che qualcuno gonfia come fosse un palloncino, regalando sorrisi.

Il pullman con le mamme e i bimbi salvati dalla guerra è arrivato a Monza

A Monza 50 bimbi e mamme salvati dalla guerra 

Sono arrivati a Monza nella serata di martedì i bimbi - alcuni malati oncologici - salvati dalla guerra. Il pullman ha portato nel capoluogo brianzolo una cinquantina di mamme e di bambini che sono stati raggiunti al confine con la Polonia. Molti piccoli erano ricoverati negli ospedali e cercano la salvezza in Italia.

"Il primo pulmann, partito ieri dall’Ucraina, è arrivato questa sera a Monza" ha spiegato il sindaco Dario Allevi postando alcune immagini dell'accoglienza. "È impossibile pensare a questa giornata senza dedicarla a loro: donne coraggiose, in fuga con i loro figli in cerca di cure e di un po’ di sollievo, che trovano altre donne generose che aiutano, sostengono e tendono la mano. Questa è la tenacia e la forza delle Donne" ha scritto il primo cittadino. Il viaggio per scappare dalla guerra è stato organizzato grazie alla caparbietà di Agostino D'Antuoni, avvocato monzese, che grazie al sostegno delle associazioni (in primis "Ti dò una mano Onlus" che da anni porta a Monza bambini dell'Ucraina per periodi di soggiorni climatici), degli enti, delle parrocchie e di alcuni benefattori è riuscito a salvare 50 vite. 

La catena di solidarietà ha coinvolto anche la Croce Rossa di Monza. "Abbiamo dato supporto all’arrivo del Pullman 0, partito da Piacenza, arrivato a Susiec, una cittadina polacca al confine con l’Ucraina, accompagnando bambini che necessitavano di cure mediche specialistiche in diversi ospedali" spiegano dal comitato della Croce Rossa di Monza. Sono stati messi a disposizione 24 volontari, 3 ambulanze, 2 pulmini, 1 doblò. "Così abbiamo risposto alla chiamata dell’avvocato monzese Agostino D’Antuoni che ha coinvolto associazioni e istituzioni del territorio: il Comune di Monza, in primis, il Comitato Maria Letizia Verga, l’associazione Lele For Ever, San Vincenzo e Croce Rossa comitato di Monza". 

Il viaggio verso Monza

Su quell'autobus per oltre venti ore hanno viaggiato mamme e nonne con i loro bambini e nipoti, con bagagli piccoli ma carichi di speranza. Qualcuna rusciva ancora a sorridere, altre si addormentavano abbracciando il loro piccolo. C'è chi per ingannare il tempo e la paura lo faceva giocare con un peluche portato da casa. Ora sei bambini con problematiche oncoematologiche sono stati immediatamente trasferiti alla Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma presso l'ospedale San Gerardo di Monza, gli altri in altri ospedale della Brianza. Le associazioni di volontariato e privati cittadini hanno già confermato la loro disponibilità ad accoglierli: in primis il Comitato Maria Letizia Verga, e l'associazione Lele Forever. 

"Alcuni ce l'hanno fatta, ma ce ne sono ancora molti altri da salvare" aveva detto l'avvocato D'Antuoni a MonzaToday

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