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Martedì, 30 Aprile 2024
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L'angolo di Monza trasformato nel deposito degli alberi caduti: "Qui è il caos"

La denuncia di Giovanni Romano: "Se non si interviene in modo corretto, non basterà un Macello a contenere tutto il materiale"

“Continuano ad arrivare furgoni e operai che scaricano rami e tronchi alla bene meglio. Intanto qui è il caos, con materiale che si accumula, che rende impossibile il passaggio e che dovrà comunque essere smaltito”. Giovanni Romano, referente monzese dell’Usb e del Cral del comune di Monza,  denuncia una situazione di mal organizzazione del delicato intervento di recupero e di smaltimento di quegli alberi e di quei grossi rami caduti sulle strade di Monza durante i 3 nubifragi del 21 e 24 luglio.

Il sindaco Paolo Pilotto domenica in un videomessaggio aveva annunciato che, dopo la fase iniziale di interventi urgenti, in questa settimana si sarebbe passati a quella del recupero dei tanti alberi caduti, oltre 2mila. Alberi che negli ultimi giorni vengono portati nell’ex Macello e depositati nel grande spazio. Ma sembrerebbe senza un’organizzazione, così che se da un lato le strade si liberano, dall’altro il Macello si riempie di materiale accatastato senza un preciso ordine.

Già martedì 1 agosto Giovanni Romano aveva denunciato il problema: gli addetti avevano iniziato a scaricare rami e fusti davanti alla sede del Cral del comune. “Oggi hanno sgomberato il centro sociale e ‘occupato’ il Cral del comune di Monza all’interno dell’ex Macello: c’è così tanta legna buttata per terra che non riusciamo neppure ad entrare”, aveva raccontato Romano a MonzaToday.

Nel frattempo il referente dell’Usb e del Cral non si è arreso. Anche nella mattinata di mercoledì 2 agosto è andato all’ex Macello per monitorare le operazioni di scarico e invitare gli addetti a sistemare il materiale in modo più ordinato e sicuro. “Non c’è assolutamente alcuna polemica o accusa nei confronti degli addetti allo scarico - precisa -. Loro eseguono indicazioni che gli sono state fornite. Ma chi queste indicazioni le ha date sarebbe dovuto venire all’ex Macello per fare prima un sopralluogo. Non si possono accatastare mucchi di legno dove capita, rendendo impossibile il passaggio. C’è l’area dell’ex ortomercato che è libera, sicura e dove c’è tutto lo spazio utile per stoccare. Ho già allertato telefonicamente assessori e uffici comunali senza però ricevere risposte. È nell’interesse di tutti riportare Monza alla normalità, ma non accumulando legno a qualche decina di metri di distanza dall’asilo parrocchiale. Gli spazi per stiparlo adeguatamente ci sono, se invece si continua a lavorare in questo modo non basterà l’intero Macello”.  

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