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Martedì, 30 Aprile 2024
Centro sociale

"A molto presto": il Boccaccio annuncia la nuova occupazione a Monza

Dopo l'assemblea davanti al municipio e il corteo fino al Nei arriva l'annuncio di una nuova occupazione

La Foa Boccaccio non si arrende. Dopo lo sgombero lampo dall’area occupata in via Val D’Ossola e il corteo organizzato nella serata di mercoledì 27 settembre dopo l’assemblea pubblica davanti al municipio, annuncia la nuova occupazione. Un lungo post sulla pagina Facebook pubblicato nel pomeriggio di venerdì 29 settembre annunciando il ritorno all’occupazione in città. “Con il corteo abbiamo reclamato a gran voce la necessità di occupare e vivere i pochi spazi di socialità libera rimasti in città. Alla faccia della repressione sbirresca e della vigliaccheria di questa Giunta. A molto presto”.

Il centro sociale annuncia, dopo due sgomberi nell’arco di meno di due mesi, la volontà e la determinazione a non arrendersi. Tutt’altro. Lo sgombero dell’1 agosto dall’area di via Timavo e quella del 26 settembre dallo spazio di via Val d’Ossola occupato pochi giorni prima, sono stati fatti per motivi di sicurezza (in entrambi i casi per pericolo a causa della presenza di eternit) non ferma l’attività dei militanti.

“Abbiamo smontato le ridicole ‘giustificazioni’ della questura sull’urgenza dello sgombero di via Val d’Ossola per ‘motivi di sicurezza’: sappiamo che ‘l’ammaloramento’ delle strutture è un pretesto con cui polizia e giunta Pilotto si liberano di ogni responsabilità politica riguardante lo sgombero, relegato a una questione ‘tecnica’ – si legge sulla pagina Facebook del Boccaccio -. Tante persone hanno poi raccontato di come abbiano trovato nel Boccaccio un luogo accogliente per dare forma ai propri progetti e a nuove forme di vivere insieme. La parte più giovane della città ha preso parola sull’inesistenza di spazi di socialità libera, di espressione artistica, di cultura, di possibilità di fare politica in prima persona, di luoghi sicuri per le persone LGBTQ+”.

Un attacco diretto alla giunta di centro sinistra guidata dal sindaco Paolo Pilotto. “C’è la totale incapacità della Giunta, in tutte le sue articolazioni, di realizzare quel ‘cambio di ritmo’ di cui si era riempita la bocca in campagna elettorale - prosegue il post della Foa Boccaccio -. Deserto sociale e culturale, speculazione edilizia, cementificazione, polizia: questa è Monza sotto le giunte di centro sinistra come di centro destra.  Abbiamo sottolineato che gli ultimi due sgomberi del Boccaccio si devono inquadrare nella più ampia cornice politica nazionale: il governo Meloni, dal fantomatico decreto ‘anti-rave’, sta provando a colpire il mondo dell’autorganizzazione, con una ostilità particolare verso gli spazi occupati, come testimonia la circolare di Piantedosi sul tema e il post social del ministro degli Interni proprio sullo sgombero del Boccaccio. Gli spazi occupati sono sotto attacco in tutta Italia, così come le possibilità di manifestare, scioperare e organizzarsi politicamente insieme. In un contesto di guerra e di crisi sociale, economica, ambientale e politica, a questo progetto servirà opporre tutta la nostra intelligenza e forza strategica da qui in avanti”.

“Mercoledì abbiamo compiuto insieme un altro passo - concludono i militanti - per rivendicare collettivamente la necessità di avere spazi sociali liberi e autogestiti: la loro conquista e la loro difesa avranno bisogno del sostegno attivo da parte di tuttə. Qualcuno al microfono ha detto che ‘Non esistono soggetti passivi nella lotta’ ed è nel solco di questa affermazione che stiamo imparando a conoscerci, costruendo nuove complicità, riabituandoci alla piazza, a vivere attivamente gli spazi della città e trasformarli”.

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