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Domani si decide il futuro del Foa Boccaccio

Intanto i militanti del centro sociale criticano la giunta Pilotto: "Da luglio l'assessore Moccia organizza maxi controlli quando promuoviamo i nostri eventi"

Domani si decide il futuro del Foa Boccaccio. Martedì 6 dicembre "il tribunale del riesame di Monza – si legge sulla pagina Facebook del centro sociale - dovrà decidere in merito a un ipotetico sequestro preventivo del Boccaccio, richiesto dai proprietari dell’area, che hanno denunciato l’occupazione di luglio 2021. Allo stesso tempo, quattro di noi sono sotto indagine per presunti reati legati all’occupazione".

Un anno e mezzo fa, dopo lo sgombero dal centro sportivo di via Rosmini, i militanti avevano occupato l'area dell'ex deposito degli autobus di via Timavo dove da allora sono proseguite le attività del centro. Negli ultimi mesi, però, i residenti hanno denunciato una difficile convivenza in concomitanza con gli eventi che vengono organizzati la sera e nel fine settimana.

In merito alla decisione che potrebbe arrivare domani dal tribunale del riesame il centro sociale, sempre attraverso i social, spiega che "l’esito di questa decisione potrebbe accelerare il processo di uno sgombero. Riteniamo quindi opportuno condividere alcune riflessioni per poi rispondere insieme all’ennesimo attacco alla nostra esperienza politica ventennale. Se da una parte questa situazione è derivante da un’esplicita volontà della proprietà di via Timavo di provare a mettere a profitto l’area proprio ora, dopo decenni di abbandono, dall’altra è evidente come l’attuale Giunta Pilotto stia dando legittimazione politica a operazioni simili".

"Ne è testimonianza - si legge sulla pagina Facebook del Foa Boccaccio - la solerzia con cui l’assessore alla sicurezza Moccia ha disposto un sistematico controllo del quartiere da parte delle forze dell’ordine durante gli eventi organizzati in Boccaccio, da questa estate a oggi: posti di blocco in ogni via adiacente e assidua presenza della DIGOS determinano l’assurda situazione in cui decine di giovani monzesi vengono identificati non appena cercano di raggiungere via Timavo 12, nonostante le attività si svolgano con le medesime modalità da vent’anni. Dopo 20 anni questa esperienza politica può essere letta esclusivamente attraverso la lente binaria legalità/illegalità? In questa città il diritto di proprietà e soprattutto quello di speculare sono più legittimi dell’unica esperienza di autogestione e aggregazione libera dal profitto? Noi crediamo di no. Che differenza c’è tra questa giunta e la precedente fascioleghista?". 

Intanto il Foa Boccaccio annuncia che sabato 10 dicembre verrà organizzata una serata di autofinanziamento dell’Assemblea di Monza e Brianza per un presente di lotta comune.

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