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"Perché alle persone anziane o disabili il comune assegna alloggi ai piani alti senza ascensore?"

L'assessore Andreina Fumagalli ha spiegato gli interventi che ha in programma il comune e le difficoltà

Il problema degli alloggi comunali non sempre idonei alle persone a cui vengono assegnati è finito in consiglio comunale. Dopo che a dicembre Monza era finita in tv per l'ascensore rotto in via Silva con gli anziani e i disabili costretti a rimanere in casa, e il recente episodio della signora con una grave disabilità che dormiva nel box pur pagando l'affitto dell'alloggio comunale perché non riusciva a raggiungere l'appartamento ubicato al quarto piano di un condominio senza ascensore, adesso  il problema è finito anche in consiglio comunale.

A chiedere delucidazioni in merito all'argomento e azioni correttive per assegnare gli alloggi a pianoterra o al piano rialzato alle persone anziane e con disabilità motoria è stato il consigliere Lorenzo Spedo, capogruppo di LabMonza, che durante la seduta di giovedì 27 aprile ha presentato un'interrogazione. Un tema, quello degli alloggi comunali e dell'emergenza abitativa al quale LabMonza è molto sensibile e che già in passato era stata portato all'attenzione dell'aula. Spedo ha  ricordato le situazioni di persone anziane o con gravi disabilità alle quali vengono assegnate alloggi ai piani alti in palazzine senza ascensore. Il giovane consigliere di maggioranza ha quindi sollecitato, soprattutto nella fase di assegnazione, una maggiore attenzione nell'accertamento delle reali condizioni di salute delle persone che partecipano al bando.

L'assessore alle Politiche abitative Andreina Fumagalli ha fatto chiarezza sul tema. "Preciso che i dipendenti degli uffici comunali non sono persone così orribili da assegnare agli anziani e ai disabili alloggi ai piani alti di edifici senza ascensore - ha spiegato -. Come per esempio evidenziato nei mesi scorsi in via Silva quando appurato il problema dell'ascensore ci siamo accertati che nel frattempo le persone che vivevano ai piano alti venissero comunque aiutate. È vero ci sono criticità, anziani e persone con disabilità hanno bisogno di alloggi a pianterreno. Ma d'altra parte è anche vero che a Monza sono in aumento gli anziani e le persone che presentano disabilità in seguito, per esempio, ad altre patologie". Da qui la decisione della giunta Pilotto di intervenire partendo da una mappatura degli alloggi sfitti e dalla ristrutturazione in primis di quelli a pianterreno e al piano rialzato. 

In merito poi alla vicenda sollevata da MonzaToday di Paola costretta a vivere in auto perché non riusciva a raggiungere l'alloggio che le era stato assegnato al quarto piano senza ascensore di una palazzina nel quartiere di San Donato l'assessore Fumagalli ha precisato che "può succedere che dopo aver presentato la domanda di richiesta di un alloggio comunale indicando una determinata percentuale di disabilità (che dà diritto a un determinato punteggio, ndr) la condizione della persona possa peggiorare. Ma a quel punto diventare difficile fare il cambio alloggio. I nostri uffici fanno quanto possibile". 

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