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La polemica

I giovani monzesi che chiedono a Fontana di togliere il patrocinio alla partita di calcio

Dopo l'Anpi anche i giovani consiglieri di LabMonza lanciano un appello al governatore Fontana

Dopo l’Anpi anche LabMonza chiede alla regione Lombardia di togliere il patrocinio alla manifestazione sportiva e benefica in programma domenica 21 maggio a Monza. Continua a sollevare polemiche l’evento “Un goal per la pace”, una giornata di sport e di solidarietà a favore dei bambini di Betlemme organizzato dalle associazioni Bran.Co e Una voce nel silenzio. Sul campo si affronteranno le squadre di calcio delle quali fanno parte anche giovani atleti diversamente abili. Anche quest’anno si sfideranno 4 squadre: l’Asd Arcobaleno calcio, l’Asd Cuggiono, l’Asd Ascot Triante e la Scuola di calcio ragazzi speciali.

L’Anpi aveva tacciato l’associazione Bran.Co di essere legata all’estrema destra. E a pochi giorni di distanza dalla richiesta avanzata dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia adesso a salire sulle barricate è anche LabMonza che a Monza siede in consiglio comunale tra i banchi della maggioranza.
“Solo qualche settimana fa presentavamo in consiglio comunale una mozione antifascista - spiega il consigliere Francesco Racioppi -. In questi giorni veniamo a sapere che Regione Lombardia ha dato il patrocinio ad un evento organizzato da una realtà, Bran.co, di evidente matrice neofascista. Sarebbe interessante sapere le motivazioni di questa scelta che ci pare assurda.”  "La beneficienza nei confronti di un popolo oppresso è ovviamente un atto positivo - aggiunge il capogruppo Lorenzo Spedo - ma il fine non può giustificare i mezzi se questi ultimi constano dell'attivismo di realtà che si riconoscono in un pensiero politico violento e antidemocratico che vive al di fuori del perimetro della nostra costituzione”. Nella mozione LabMonza chiedeva che chi – privato, ente o associazione – a Monza intende chiedere l’occupazione del suolo pubblico o degli spazi comunali deve prima firmare una dichiarazione in cui si garantisce la vicinanza del proprio movimento, associazione o partito ai valori antifascisti della costituzione.

In merito alle polemiche sollevate intorno alla partita benefica era già intervenuto Alessandro Piazza, portavoce di Branzo chiarendo che “La nostra associazione ha sottoscritto tutti i codici etici (comunali, regionali e nazionali) circa la condivisione dei valori della costituzione della Repubblica Italiana, che nello specifico, ricordiamo a taluni esponenti dell’opposizione regionale, dà ai cittadini pari dignità ed eguaglianza, senza distinzione di opinioni”. 

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