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La polemica

Tutto pronto per l'apertura del centro profughi e intanto scoppia la polemica politica

L'opposizione attacca il sindaco ritenuto responsabile di non aver ascoltato i cittadini; il Pd lo difende e rimanda le accuse al Governo Meloni

Ormai è tutto pronto: a breve (probabilmente brevissimo) arriveranno i primi migranti. Malgrado le rassicurazioni del sindaco Paolo Pilotto e della prefettura che nei giorni scorsi avevano annunciato (anche tramite una lettera inviata ai consiglieri comunali) dell’apertura del centro in via Monte Oliveto che comunque non avrebbe raggiunto la quota del centinaio di ospiti ipotizzata a novembre, i cittadini e la minoranza salgono sulle barricate. 

"L'arrivo già deciso a novembre"

“I cittadini sono preoccupati e disorientati – ha spiegato Massimiliano Longo, capogruppo di Forza Italia , durante la conferenza stampa della minoranza organizzata nella serata di martedì 30 gennaio -. Era noto fin da novembre che la ex sede della Cgil e poi sede di una scuola sarebbe stata trasformata in un centro di accoglienza migranti. Era noto a tutti: c’era persino un annuncio su un noto sito immobiliare nel quale veniva spiegata perfettamente la destinazione di quello stabile”.  Il quartiere (e la minoranza) si sono immediatamente mobilitati anche attraverso una petizione: oltre 300 le firme raccolte per dire no all’apertura di quel centro che, secondo quanto inizialmente ipotizzato, avrebbe accolto fino a 100 ospiti. Anche l’aula si era mobilitata. “Fin da subito avevo chiesto ai colleghi di maggioranza e di minoranza di unirsi per trovare insieme una soluzione al problema - ha aggiunto Longo -. Abbiamo sottoscritto e approvato all’unanimità una mozione per chiedere al prefetto di non aprire quel centro, ma di promuovere una accoglienza diffusa”. 

Ecco chi verrà accolto

Ma nei giorni scorsi è arrivata la notizia che già da tempo si attendeva: i migranti sarebbero stati accolti nella struttura di via Monte Oliveto. Un arrivo graduale, quello annunciato dalla prefettura. L’arrivo di ospiti che, come si legge nel documento inviato ai consiglieri comunali “ospiterà richiedenti asilo già inseriti nel sistema di accoglienza provinciale, con l’obiettivo primario di assicurare più equa distribuzione tra i centri presenti sul territorio, tra cui anche quello di via XX Settembre a Monza. In considerazioni delle condizioni attuali della rete provinciale di accoglienza, non si prevede l’utilizzo dell’immobile per la piena capienza”.  “Il sindaco non ha ascoltato i cittadini - ha aggiunto Longo -. Noi, però, i cittadini non li lasceremo soli.Continueremo a monitorare e a denunciare eventuali problemi e qualsiasi problema dovesse sorgere riterremo il sindaco il responsabile". 

Pd: "Tutta colpa di Meloni e Piantadosi"

Sulla vicenda interviene anche il Pd monzese. “Questo è il regalo di Meloni e di Piantadosi per i quali l’accoglienza diffusa suona come una eresia – si legge nella nota ufficiale diffusa dai dem monzesi nella serata di ieri - come qualcosa di sovversivo, insostenibile. Meglio strutture massive, se ghetti ancora meglio. In fondo c’è un’idea di separatezza e isolamento per coloro che attraversando il mare sperano in una vita migliore. Isolati, ghettizzati, controllati, non turberebbero la quiete delle comunità locali. Nulla di più errato. Solo l’accoglienza diffusa è in grado di garantire l’integrazione sociale e la sicurezza a chi vive nella nostra città e a chi la raggiunge fuggendo dalla guerra e dalla miseria spesso attraverso pericolose traversate mettendo a rischio la propria vita”.

"Il sindaco non ha colpe"

Il partito risponde alle accuse della minoranza facendo quadrato attorno al primo cittadino. “Non è stato certamente il sindaco Paolo Pilotto a indire bandi e manifestazione d’interesse per Cas più capienti. Sono le scelte del Governo Meloni e Fratelli d’Italia che pesano sulle spalle delle nostre comunità, scelte che testimoniano il fallimento delle politiche del Governo Meloni e Piantedosi nel governo dei fenomeni dell’immigrazione, basti pensare che gli arrivi sono più che raddoppiati. È bene ricordare che l’attività del sindaco Paolo Pilotto nei rapporti continui con la Prefettura è sempre stata dettata dalla ricerca di soluzioni dell’accoglienza diffusa e sollecitando anche altri Comuni della Provincia di Monza e Brianza affinché si impegnassero, promuovere l’accoglienza tra le loro comunità.

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