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Treni in perenne ritardo: presidi in stazione e il progetto per rilanciare il trasporto pubblico locale

Le proposte di Azione: i militanti organizzano volantinaggi nelle stazioni del territorio

Stop ai ritardi cronici dei treni, ai vagoni trasformati in carri bestiame con pendolari ammassati. Azione scende in campo e “presidia” le stazioni ferroviarie di Monza e Brianza. Domani, giovedì 21 marzo, dalle 7.30 i militanti di Azione saranno presenti negli scali di Monza, Arcore, Desio e Seregno per manifestare contro i ritardi e le soppressioni di Trenord con gli immancabili disagi quotidiani per studenti e lavoratori che nelle ore di punta utilizzano i treni. Una manifestazione che riguarda non solo il nostro territorio: saranno 10 le province e 20 le stazioni ferroviarie dove i militanti e i simpatizzanti di Azione distribuiranno i volantini dove, oltre a protestare sull’attuale gestione di Trenord, spiegheranno anche le loro proposte per migliorare il trasporto ferroviario in Lombardia (Brianza compresa).

“La puntualità non migliora e di contro aumentano i costi dei biglietti che anche quest’anno sono cresciuti circa del 4% - si legge nel comunicato stampa di Azione -. Gli aumenti hanno interessato in particolare gli abbonamenti e i biglietti integrati, come Io Viaggio in Lombardia che è tra i più usati da studenti e lavoratori. Peraltro, all’aumento dei costi dei biglietti e degli abbonamenti, quest’anno c’è stato anche un nuovo aumento, del 20%, del compenso dell’amministratore delegato di Trenord, che ora ammonta a 627 mila euro annui, dopo essere già stato aumentato del 12,8% nel 2020, in piena pandemia”.

In sintesi il partito propone di: mettere a gara il servizio; riequilibrare le risorse per il trasporto pubblico locale che ad oggi in Lombardia vengono distribuite prevalentemente secondo un criterio storico, che crea grandi disparità tra i territori, impedendo di realizzare reti di trasporto pubblico efficaci anche fuori Milano; di agevolare le tariffe e gli abbonamenti per i tanti che ogni giorno si spostano in treno per motivi di studio e di lavoro; potenziare il trasporto pubblico anche per migliorare la qualità dell’aria.

“Ogni territorio ha le sue criticità correlate al trasposto su rotaia: quante opportunità perdono i lavoratori, gli studenti, le imprese, il territorio in generale? - aggiunge Roberto Zanni, segretario provinciale di Azione -. Penso agli studenti che non hanno collegamenti efficienti per venire studiare nei nostri Istituti, alle imprese che cercano dipendenti e non li trovano perché operano in territori mal serviti dal trasporto ferroviario, ai lavoratori che si trovano in difficoltà a conciliare lavoro e vita privata. Le proposte ci sono, superiamo questa situazione”

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