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Solidarietà / Varedo

Bastano 5 euro per organizzare un grande pranzo: ecco come partecipare all'iniziativa

Una bella iniziativa di solidarietà quella organizzata dall'associazione Angeli della Strada

Un piccolo contributo per regalare un pranzo a chi sta attraversando un momento di difficoltà. Un contributo di 5 euro per sostenere l’associazione  brianzola Angeli della Strada, e al tempo stesso per sostenere il progetto che per quest’anno ha promosso la presidente Lucia Troilo: organizzare un grande pranzo per i senzatetto e le famiglie in difficoltà. Perché diventando socio del sodalizio che ha sede a Varedo (in via Bellini 31) è possibile regalare un momento di festa ai tanti che si rivolgono all'associazione. 

Ma nel frattempo si può aiutare l’associazione ad aiutare le persone (single o anche nuclei familiari) che hanno problemi a riempire il carrello della spesa: crisi economica, impennata dei prezzi, e perdita del posto del lavoro sono le cause che spesso rendono difficile anche acquistare i generi di prima necessità. E l’appello dell’associazione arriva proprio alla vigilia delle feste di Pasqua, ma anche in questo momento (quello del Ramadan) molto importante per i tanti islamici che vivono a Monza e Brianza. 

Oltre ai cibi a lunga conservazione e ai prodotti per l’igiene personale, c’è bisogno di uova di cioccolato e colombe da distribuire negli ospedali e alle famiglie in difficoltà, tutte con bambini. Oltre alla spesa alimentare, si possono donare vestiti (in buono stato e puliti), biancheria per casa, giochi per bambini, libri, mobili in buono stato e tappi di plastica.

Una vera e è propria fabbrica della solidarietà quella messa in piedi da Lucia Troilo,  che aiuta le persone che vivono in mezzo alla strada o che stanno affrontando un momento di difficoltà. Ma che al tempo stesso offre, attraverso piccoli lavori manuali, la possibilità di riscattarsi a quegli uomini e a quei ragazzi che per motivi diversi si ritrovano senza un lavoro. Perché Lucia la disperazione della strada l’ha vissuta. Quando giovane mamma, per salvarsi e per salvare la figlia dalla violenza del padre, l’ha fatta entrare in comunità e ha abbandonato la sua casa. Per anni è rimasta in mezzo a una strada, ha conosciuto la dura vita di chi dorme sotto un ponte o sotto i portici di un palazzo, e nel frattempo lavorava per mettere via quei soldi per permettere a lei e alla sua Raffaella di riprendersi in mano la propria vita. E oggi ha deciso di dedicarsi a chi, come lei, non ha avuto la stessa forza e la fortuna di riuscire a riscattarsi. 

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