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Il sogno della mamma di Giulia: donare un futuro di autonomia ai bimbi autistici

A 3 anni i genitori di Giulia hanno scoperto che la loro bambina era autistica. Un percorso in salita nel mondo della scuola (ma non solo)

Adesso Giulia è una bambina come tante altre bambine della sua età: va a scuola, alle feste di compleanno dei compagni di classe, viaggia, fa sport e riesce a comunicare le sue emozioni. Come una bambina di 11 anni. Anche se per Giulia il percorso è stato in salita. Lo sanno bene i suoi genitori che quando Giulia aveva 3 anni hanno ricevuto la diagnosi: la loro amata bambina aveva la sindrome dello spettro autistico. Giulia ha dovuto superare tante difficoltà, spesso determinate da un sistema scolastico non ancora maturo per seguire con i giusti strumenti bambini non neurotipici e dalla mancanza di una vera e propria rete sociale. Ma oggi è diverso e la mamma di Giulia, Roberta Salvaderi, ha deciso di fondare (insieme a Sara Di Pumpo e Francesca Riontino, due mamme con figli autistici) la Fondazione Terra e Luca affinché altri bambini e altre famiglie non dovessero passare le difficoltà che ha passato lei. La Fondazione è stata presentata martedì 3 ottobre a Monza, alla Casa del Volontariato. L’obiettivo è informare, formare e diffondere contenuti sullo spettro autistico, una disabilità che coinvolge oltre 600mila persone in Italia, di cui 1 su 77 è un bambino tra i 7 e i 9 anni1.

I compiti della Fondazione 

La Fondazione mira a sensibilizzare in primo luogo il mondo della scuola sui temi dell’autismo realizzando programmi di formazione per i docenti, incontri informativi e formativi per i genitori e attività educative inclusive per gli alunni. La nuova realtà si rivolge anche al mondo del lavoro promuovendo temi come la diversità e l’inclusione con incontri in presenza e online, e a quello delle aziende che decidono di intraprendere un percorso inclusivo inserendo nel proprio organico persone autistiche, aiutandole ad accogliere la nuova risorsa e creando così un ambiente dove possa esprimersi al meglio.

Attenzione al mondo della scuola 

Oltre a formare con corsi di aggiornamento specifici i docenti, informare e diffondere contenuti sullo spettro autistico e le neurodivergenze, la Fondazione organizza incontri di divulgazione e supporto sia online sia sul territorio per genitori e caregiver, nonché presso le scuole, rivolti agli studenti della scuola secondaria di primo grado e secondo grado. In questo contesto, diventa fondamentale trasmettere agli alunni le informazioni basilari per poter meglio interagire con i compagni autistici, creando un ambiente più collaborativo. Per questo Tra Terra e Luna si fa anche carico di trasmettere ai docenti nuove skill e strumenti digitali affinché possano offrire ai propri studenti una didattica più inclusiva.

"L'importanza di fare rete"

“In una società che è chiamata ad abbracciare sempre più la diversità, Tra Terra e Luna si erge come un faro di informazione, formazione e diffusione del sapere sullo spettro autistico - afferma Roberta Salvaderi, fondatrice e presidente - Ma non è solo questo. È il primo passo per cambiare in modo sostanziale come la società interagisce e comprende le persone autistiche e neurodivergenti, ognuna con caratteristiche uniche e preziose e con proprie abilità. In questi anni mi sono resa conto che attorno al tema dell’autismo, soprattutto da parte delle famiglie coinvolte, c’era una grande necessità di informazione, bisogno di comprendere come intervenire e supportare chi vive l’autismo in prima persona. A cui si aggiunge spesso l’impreparazione della scuola primaria ad accogliere e inserire in modo opportuno questi bambini. Ho quindi attinto dal mio vissuto, dall’esperienza di questi anni con Giulia che ha fatto molti progressi grazie alle attività con logopedisti, alla collaborazione con gli insegnanti, alle attività fuori dalla scuola di grande stimolo per lei. Mi sono resa conto che fare rete fra terapisti, famiglia e scuola è un fattore essenziale e imprescindibile per spezzare l’isolamento e il silenzio delle persone autistiche e delle loro famiglie, consentendo di vivere una vita dignitosa all’interno della società”.

I primi progetti 

È proprio sul concetto di ‘rete e condivisione’ che Tra Terra e Luna ha già avviato una serie di iniziative, in collaborazione con altre realtà, che spaziano dalla comunicazione educativa e formativa dei docenti all’integrazione a scuola dei bambini, fino ad arrivare all’arte. Il primo progetto lanciato l’anno scorso, è ‘AutLab: Laboratorio per menti speciali’, realizzato da La Fabbrica con la consulenza scientifica di Fondazione Renato Piatti e riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: un corso di formazione gratuito rivolto ai docenti con l’obiettivo di formare personale di sostegno non specializzato e team di classe affinché possano sviluppare percorsi educativi, scolastici ed extrascolastici inclusivi per bambini con lo spettro autistico valorizzando le loro risorse, capacità e punti di forza. All’interno di questo progetto, sono nate altre iniziative, tra cui gli Aut Webinar con esperti e specialisti del settore per la divulgazione, informazione e condivisione di contenuti specifici sull’autismo, le neurodivergenze e il benessere psicofisico per genitori, caregiver e insegnanti. E poi, ancora, Aut Meet, incontri informativi di sensibilizzazione per le scuole del territorio.

Una nuova importante collaborazione, attualmente in fase di sviluppo ma che sarà annunciata a breve, è quella con il mondo dell’arte per un progetto sull’accessibilità delle persone con disabilità intellettive nel capoluogo lombardo. I progetti di Tra Terra e Luna si impegnano a rispondere a cinque SDGs, gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: istruzione di qualità, parità di genere, lavoro dignitoso e crescita economica, imprese, innovazione e infrastrutture e la vita sulla terra.

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