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A Monza in arrivo nuovi medici e servizi socio sanitari: ecco dove

Il comune cede ad Asst Brianza in comodato d'uso gratuito due grandi spazi dove verranno realizzate le Case di comunità

A Monza in arrivo due Case di Comunità. Quelle strutture socio sanitarie pubbliche dove i cittadini possono trovare medici di medicina generale, pediatri, specialisti, ma anche un’ampia rete di servizi socio sanitari fondamentale per il cittadino. Il tutto in un’unica struttura.Così che il vecchio supermarket del quartiere e parte del vecchio deposito Tpm verranno trasformati in Case di comunità. Che si aggiungono a quella già presente all’interno del Vecchio ospedale di via Solferino. 

A Cederna nell'ex supermarket

A Cederna nascerà negli spazi dell’ex supermercato di via Luca della. Il comune ha ceduto gli spazi in comodato d’uso gratuito (per 30 anni) all’Asst Brianza che si occuperà degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per l’allestimento degli ambulatori. Si tratta di un immobile di circa 660 metri quadri, con accesso da via Poliziano. Il piano terra presenta un ampio spazio di 345 metri quadri, che in precedenza era adibito all’esposizione di merci. È poi presente un piano ammezzato con una stanza di circa 90 metri quadri e un piano interrato dalla funzione principalmente tecnico-impiantistica. Un presidio sanitario importante non solo per i quartiere Cederna-Cantalupo ma per tutta l’area est della città.

Nella vecchia sede della Tpm 

Il secondo presidio sarà invece in via Borgazzi nella ex sede amministrativa di Tpm. Anche in questo caso i locali sono stati forniti in comodato d’uso gratuito per 30 anni sempre all’Asst Brianza. La zona, tra via Borgazzi e viale Gorizia, occupa un terreno che complessivamente ha una superficie di 2.042 metri quadri ed è a ridosso di un’importante arteria di viabilità cittadina che collega il centro della città. 

Cosa sono le Case della comunità

Si tratta di nuove strutture socio-sanitarie il cui sviluppo è finanziato anche dal PNRR a livello nazionale. Il Piano prevede l’apertura, in tutta Italia, di almeno di 1.350 Case della Comunità entro il 2026, di cui 216 in Lombardia. Il compito delle Case della Comunità è quello di integrare i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali: nelle strutture si effettuano prelievi e vaccinazioni, cure primarie e continuità assistenziale, ambulatori specialistici, programmi di prevenzione e di promozione della salute, attività consultoriali. Saranno presenti anche i servizi sociali comunali. “Mettendo a disposizione parti del patrimonio immobiliare del Comune - spiega l’assessore al Bilancio e Patrimonio Egidio Longoni - garantiamo ai cittadini un miglior presidio medico del territorio, permettendo la creazione di nuovi centri che potranno diventare punti di riferimento per la cura e assistenza alla cittadinanza”.
 
“In tempi molto brevi - afferma il sindaco Paolo Pilotto - l’Amministrazione Comunale è intervenuta a garanzia della salute dei cittadini offrendo una immediata disponibilità alle autorità sanitarie dopo che due delle tre sedi di Casa della Comunità si erano rivelate inadatte, poiché individuate in aree di proprietà privata e quindi non idonee per l’avvio dei progetti e per l’impiego delle risorse PNRR da parte delle stesse autorità sanitarie. Il percorso svolto tra comune e autorità sanitarie, l’autorizzazione della Regione per modificare due delle tre sedi, l’individuazione di beni ed aree comunali da destinare all’importante servizio, mettono su un piano di stretta collaborazione Irccs San Gerardo (oggi) e Asst Brianza (domani) con il comune di Monza ad unico ed esclusivo vantaggio dei cittadini, che troveranno nelle sedi di via Borgazzi (Ovest) Ospedale Vecchio (Centro) Cederna – Cantalupo (Est) tre importanti riferimenti per la loro salute. Ai progettisti, ai tecnici, alle imprese, tocca ora il compito di recuperare tre strutture degne delle attese dei cittadini e, ancor più, alle autorità sanitarie il privilegio di organizzare in quei luoghi servizi pubblici efficienti e completi, per la salute di tutti i cittadini”.

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